Per anni era noto che il suo corpo si trovasse a New York, città in cui morì ma la verità è un’altra. Ecco come sono andate le cose…
92 anni dalla scomparsa di Carlo Cattapani, fondatore della Nocerina.
Ne approfittiamo per portare alla luce ricerche iniziate dopo la visita di Edoardo Cattapani (invitato dalla nostra redazione) a Nocera per assistere alla sua prima partita della Nocerina. Parlando con il sindaco Manlio Torquato, il pronipote del fondatore rossonero aveva espresso la sua volontà di cercare le spoglie di Carlo Cattapani (morto a New York) e di riportarle a Nocera. La scintilla, però, arriva qualche giorno dopo (8 marzo 2017) quando una persona di nome Davide Sciacca ci scrive e afferma di essersi appassionato molto a questa storia ultracentenaria e che aveva notizie molto importanti da darci.
E’ da li che noi della redazione di Nocerina Live e il fotografo ufficiale della Nocerina Antonio D’Acunzi incominciamo le ricerche per ritrovare la salma del fondatore.
Le prime notizie che scopriamo, grazie alla collaborazione di Davide, riguardano: testamento, funerale e altre vicende private. Il nostro primo pensiero è che il suo corpo si possa trovare accanto a quello della moglie (morta sei anni dopo nel 1931). Proviamo a contattare il cimitero più vicino. La risposta, però, fu negativa. Incominciamo a scoprire cose interessanti. Carlo ed Henriette si sposarono nel 1903 in Canada e il nostro fondatore amava molto viaggiare per studiare le altre culture (ci limitiamo a dire questo per non cambiare totalmente discorso). Il 10 marzo 2017 cambia radicalmente il corso delle nostre ricerche, che fino a quel momento si erano limitate a contattare cimiteri e aspettare una risposta dal consolato italiano a New York: il corpo di Carlo Cattapani fu trasferito in Italia (via nave) per una somma che sfiorava gli 850 dollari (all’epoca una cifra spropositata). Vagliamo ipotesi italiane: Mantova (dove gli era stata dedicata una targa), Crema (paese dove il cognome Cattapani è più presente), la Badia di Cava De’ Tirreni (dove Carlo rimase per un po’ di tempo a studiare) ma anche Nocera. Le risposte sono tutte negative, tranne a Cava De’ Tirreni dove troviamo alcuni bozzetti sugli studi del nostro fondatore inerenti all’emigrazione italiana all’estero e all’analfabetismo.
Il 20 marzo 2017 ci rechiamo al Cimitero di Nocera Inferiore. Nel cercare il suo nome, ecco una scoperta interessante: la sorella Pia Cattapani (morta nel 1943) si trova lì e più precisamente nella tomba dei Calenda in quanto sposò un Baldeschi Oddi mentre figlia Ludovica sposò un Calenda (uno dei loro figli, Enrico, morì nella Seconda Guerra Mondiale in Africa). Insomma il suo corpo potrebbe trovarsi proprio a Nocera.
Il 24 marzo 2017 è un’altra data importante. Ci rechiamo all’archivio storico del comune dove il responsabile ci informa di provare all’ufficio anagrafe. Carlo Cattapani era stato seppellito in un cimitero di nome Saints Raymonds a New York. Facciamo contattare il cimitero di Raymonds ma ci dicono che lì non c’è nessun Carlo Cattapani.
Il 30 marzo 2017, è il giorno più importante da quando sono incominciate le ricerche. Grazie all’aiuto di Davide Sciacca scopriamo che su Internet su libro “Il carroccio” c’è un piccolo trafiletto che dice: “La salma del maggiore Cattapani, morto mesi fa a New York, è stata spedita in Italia, a Nocera dei Pagani, paese di nascita del compianto uomo”. Oramai la verità è vicina. Il 10 aprile 2017 ci rechiamo all’archivio di stato di Salerno: troviamo l’attestato di morte di Carlo Cattapani tradotto in italiano da un interprete scelto dalla sorella Pia Cattapani. Chiediamo informazioni alla vecchia chiesa di Casolla (Congrega di Santa Maria a Monte, nota ai più come San Nicola).
La svolta arriva a metà aprile. Grazie all’aiuto del senatore Guerritore (sua moglie è la nipote della figlia di Pia Cattapani), scopriamo un fatto al dir poco incredibile. La tomba di Carlo Cattapani si trovava all’entrata del vecchio cimitero di Nocera Inferiore e più precisamente verso l’ingresso (dove c’erano i personaggi più illustri). A causa del terremoto del 1980, il corpo di Carlo Cattapani balzò fuori dalla tomba. Il terremoto fece innumerevoli danni e le persone che lavoravano lì all’epoca non ricordano dove fu poi seppellito. Le nostre ricerche continuano, non ci arrendiamo.
Un ringraziamento anche all’addetto stampa della Nocerina Marco Mattiello per la gentile collaborazione.
Antonio D’Acunzi fotografo ufficiale della Nocerina alle prese con le ricerche a Nocera Inferiore
Mariano Rocco alle prese con le ricerche all’Archivio di Stato di Salerno
Racconto autobiografico di Carlo Cattapani scritto su una rivista inglese e tradotto in italiano dal Corriere Della Sera