Giocatore, capitano e poi allenatore. Roberto Chiancone è una delle bandiere della storia della Nocerina. E’ in cima alla classifica all time delle presenze (263) e ha vinto due campionati: Serie D 1972-73 e Serie C 1977-78 dopo lo spareggio contro il Catania. Di seguito riportiamo le sue parole
Mister di cosa vi occupate attualmente?
“Faccio questa sorta di commissario tecnico in attesa di una chiamata, perché è brutto stare fermi. Attualmente alcune dei miei colleghi che lavorano sono proprio scarsi (sorride n.d.r) perciò scarso per scarso posso allenare anche io”.
Come giudica il campionato della Nocerina?
“Hanno ottenuto gli stessi punti dello scorso anno, al termine del girone d’andata. Hanno fatto grandi cose in casa e forse hanno perso qualche punto di troppo in trasferta, vuoi anche per qualche episodio sfortunato. Il rammarico più grande è questo Troina che, prima della sconfitta proprio contro la Nocerina, non perdeva dal 10 settembre. Peccato per questa sosta perché avrebbero potuto accusare il colpo, ma sono una squadra giovane e alla lunga potrebbero pagare questo fattore”.
Dopo la pausa campionato, la Nocerina avrà un inizio non semplice con la Vibonese
“Il girone di ritorno sostanzialmente è sempre più difficile perché si incontrano squadre che vogliono vincere il campionato, conquistare i playoff o salvarsi. Perciò diventa un campionato nel campionato”.
Ci sono state le dimissioni di Padovano e la conferenza di Morgia e della squadra sulle promesse non mantenute dalla società
“Mi è dispiaciuto per Padovano. Lo stress di stare a capo di una società importante può creare dei problemi. Questo è un gruppo di amici che ha fatto il possibile per tirare la Nocerina su, ed essere contestati può far male, ma il tifoso è fatto così. Non è facile trovare dalla Serie C in giù persone che investano”.
Dal mercato sono andati via quattro calciatori e ne sono arrivati solo due
“Sicuramente loro puntavano a qualche calciatore di Serie C o che andasse per la maggiore in D. La questione economica può essere deleteria perché i giocatori, che sarebbero venuti volentieri in una piazza come Nocera, la rifiutano in virtù di questa situazione. Conoscendo anche il gioco di Morgia credo serva una grande punta. Se i tifosi vedono l’impegno ti stanno sempre vicini, quindi l’importante è non mollare perché questa promozione si può tranquillamente conquistare”.