La Nocerina domenica è attesa dai propri tifosi al pronto riscatto dalla sconfitta subita tra le mura amiche contro la Casertana. I rossoneri saranno impegnati in terra pugliese contro il Molfetta, squadra ostica formata da giovani e calciatori con tantissima esperienza nella massima serie dilettantistica.
Nella prima decade del settembre 1917 (durante la prima guerra mondiale) viene fondata a Molfetta l'”Unione Sportiva Fulgor“, una società polisportiva attiva nel football, atletica e nuoto, i cui atleti indossano maglie a strisce verticali bianche e blu (squadra ricordata come “Fulgor Molfetta”). Nel calcio, la Fulgor disputa per i primi dieci anni gare a carattere non ufficiale; in questo periodo gioca fra i bianco-blu il molfettese Giosuè Poli, che nel 1928 si laureerà campione di pentathlon (e poi vicecampione di decathlon) e sarà apprezzato come calciatore nel biennio 1926-1928 nel Foggia, assieme al compagno di squadra Giovanni Visentini (anch’egli molfettese e come Poli ceduto dalla Fulgor al Foggia nel 1926). Il campo utilizzato dalla rappresentativa calcistica molfettese, in questo primo periodo è il terreno dell’istituto per sordomuti Apicella (o campo dell’Apicella).. Nel 1927 i fulgoriani debuttano nel campionato FIGC di Terza Divisione, chiudendo il girone pugliese A in quarta posizione di classifica (penultimo posto).
Nella stagione 1947-1948 di serie C i pugliesi perdono lo spareggio salvezza contro il Barletta, dopo aver chiuso il girone S della Lega interregionale Sud al dodicesimo posto in classifica, ottenendo però la riammissione d’ufficio nella nuova Promozione interregionale e non più in Prima Divisione regionale.
Nel 1948 entra a far parte dei biancorossi l’istriano Aleberto Milli, Centravanti con passati in Serie A; vestirà la casacca del Molfetta per otto anni, facendo nel 1952-1953 anche l’allenatore. Gli sparlotti tornano in terza serie nel 1951 (al terzo anno disputato in Promozione), dopo aver vinto il girone N e il girone finale di Promozione Lega Sud; dopo due anni retrocedono in IV Serie e tornano in C nel 1955, per effetto del primo posto nel girone G (due punti di vantaggio sulla Chinotto Neri) e del primo posto nel girone meridionale (vengono sconfitti in semifinale dal Colleferro).
Nel 1957 il Molfetta termina il girone unico di Serie C all’ultimo posto, retrocedendo nel campionato interregionale di Prima Categoria; nel 1959 viene a trovarsi nella neo istituenda Serie D (a causa di riforme dei campionati). Terminando la stagione 1963-1964 all’ultimo posto nel girone F, (il Molfetta) torna dopo 25 anni nelle serie regionali, allora la Prima Categoria (escludendo i gironi di Promozione di fine anni quaranta, che non erano perfetti campionati regionali).
Nel 1984 il politico molfettese Alessandro Fiore (detto Sandro) diventa azionista di maggioranza e presidente della Molfetta Sportiva e sotto la sua guida, nel 1987, dopo aver concluso il proprio girone di Promozione regionale a un punto di distacco dal Cerignola primo classificato, la formazione adriatica viene ammessa nel Campionato Interregionale, ancora per ripescaggio.
Il presidente Fiore, per favorire l’aumento di entrate nella società biancorossa vara “le Azioni della Molfetta Sportiva“, che potevano essere acquistate da chiunque: un principio di azionariato popolare, poi maggiormente diffuso in Europa a partire dagli anni duemila. Gli sparlotti chiudono i campionati interregionali, negli anni 1988 e 1989 in posizioni di alta classifica; nel 1990, anche grazie ai goal di Emanuele Del Zotti (che sette anni prima ha fatto parte del Bari di Catuzzi)] giungono secondi nel girone G, a due punti di distanza dalla capolista Vastese e vengono ripescati in Serie C2: tornano quindi in C dopo 32 anni, entrando per la prima volta nella loro storia nel Calcio professionistico.
In Serie C2, il Molfetta conclude le stagioni 1990-1991 e 1991-1992 a ridosso della metà classifica del proprio girone (il C) e dopo la prima stagione di C2 Sandro Fiore lascia la presidenza biancorossa (dopo sette anni di gestione)[. Nell’anno calcistico 1992-1993 i molfettesi, allenati da Diego Giannattasio , ultimano il girone in quinta posizione (a quattro punti dalla coppia delle formazioni promosse in Serie C1) e i tifosi apprezzano l’attaccante biancorosso Micciola (acquistato nell’estate del 92 dal Trani). Dopo una salvezza a metà classifica nella stagione successiva, in cui il portiere Dario Loporchio (anch’egli nel Molfetta dall’estate del ’92) viene convocato da Roberto Boninsegna per l’Italia Under-19, gli sparlotti chiudono al penultimo posto del girone il campionato 1994-1995, perdendo gli spareggi Play-out contro l’Astrea (per effetto dello 0-0 in casa e del 4-1 a Roma, in favore delle stelle).
Con la retrocessione nel Campionato Nazionale Dilettanti ha inizio il declino della Molfetta Sportiva, che nel giro di tre anni retrocede in Promozione (divenuta nel frattempo seconda serie regionale). Nella stagione 1998-1999, a causa della grave situazione finanziaria del club e delle numerose assenze della squadra alle gare in programma nel girone di ritorno, questa viene esclusa dal campionato prima della fine delle competizioni e il club dichiarato fallito dopo 82 anni di esercizio sportivo.
Nel 1999, anno del fallimento della Molfetta Sportiva 1917, l’allora “A.S. Adriatica Immobiliare Molfetta” militante nel campionato di Promozione, essendo diventata la squadra cittadina di livello più alto, modificò la propria ragione sociale in Molfetta Calcio adottando anche gli storici colori biancorossi per sostituirsi alla vecchia compagine, pur non potendone rilevare la tradizione sportiva causa l’ingente debito maturato da essa. Nell’estate del 2008, per problemi economici la dirigenza cedette il proprio titolo sportivo di Eccellenza al “Putignano Calcio”, sciogliendosi.
Nell’estate del 2017 la cordata imprenditoriale a capo dell'”A.S.D. Nuova Molfetta 1983″, dopo aver acquistato il titolo sportivo del Noicattaro (già Atletico Mola) ufficializza il cambio di ragione sociale in A.S.D. Molfetta Calcio; nome coincidente con quello della concittadina fondata nel 1999, sebbene non sia mai stato fatto riferimento ad essa. La A.S.D. Molfetta nella stagione 2019/2020 vince il campionato di Eccellenza pugliese. L’anno scorso in serie D il Molfetta si classifica al decimo posto in serie D.
Il Molfetta allenato da mister Renato Bartoli è solito schierarsi con il 3-5-2
Molfetta (3-5-2) Viola Demoleon De Gol Dubaz (Pinto); Boccadamo Pizzutelli Romio Legari Fedel (Camara); Caputo (Cappiello) Pozzebon All. Renato Bartoli