Durante la trasmissione “La Nocerina Siamo Noi” in onda ogni lunedì dalle 21 alle 22 sulla pagina facebook di Nocerina Live, abbiamo intervistato mister Vincenzo Feola, domenica presente al San Francesco in occasione di Nocerina-Nardò. Queste le sue parole:
Mister, lei era presente al San Francesco ieri, come ha visto la Nocerina?
“Non dimentichiamo che il Nardò è una buona squadra, la Nocerina ha preso gol su palle inattive e su errori individuali, in campo c’erano quattro under che spesso influiscono tanto in questa serie, è un pari che porta un pò di rammarico, ma non tutte le partite si possono vincere. Dispiace che non abbiano sfruttato l’occasione per riavvicinarsi al Trastevere che ha pareggiato ad Agropoli.”
Appunto il Trastevere: ieri risultato non favorevole ai capitolini, ci può essere un calo da parte loro da ora in poi?
“Sono una buonissima squadra, nessuno li dava per favoriti ma stanno dimostrando di meritare la prima posizione”
Mister Simonelli è stato messo in discussione visti i risultati che sta ottenendo la Nocerina nelle ultime giornate, secondo lei i rossoneri possono ancora ambire alla vittoria finale?
“Mettere in discussione Simonelli è da pazzi, è una persona che come uomo e come allenatore non può essere messo in discussione. Finchè c’è la matematica non bisogna mai mollare, visto che ci sono ancora da giocare gli scontri diretti. La Nocerina viene da due passi falsi, maturati da episodi, però fino a due domeniche fa la Nocerina era a 2 punti dalla prima: anche le squadre che dovranno salvarsi daranno un qualcosa in piu’ fino alla fine, come si è visto ad Agropoli; spero che i rossoneri possano riprendere il cammino interrotto due partite fa.
Può essere un vantaggio per la Nocerina giocare i due scontri diretti -Bisceglie e Gravina- in casa?
“Sicuramente giocare in casa è un vantaggio, ed allo stesso tempo il San Francesco ti da tanto ma può toglierti tanto,e questo i giocatori lo sanno, sentono il peso della maglia addosso, non è per tutti giocare lì. Non dimentichiamo però che chi viene a giocare a Nocera poi ha tante motivazioni in piu’ per giocarsela.
A proposito di Nocera, lei è stato accostato alla Nocerina prima dell’arrivo di mister Simonelli, quanto c’è di vero in questa indiscrezione e perchè il matrimonio non si è fatto?
“C’era la possibilità, certo. Sarei stato ben onorato di allenare la Nocerina, c’erano stati dei contatti col direttore che ha fatto il mio nome, ma la scelta di Simonelli non si discute.”
Con Maiuri si giocava col 4-4-2 o col 4-2-3-1; Simonelli nelle prime partite ha confermato la difesa a 4, passando poi alla difesa a 3 che nelle prime uscite aveva ben figurato, salvo poi commettere vari errori nelle ultime partite: non sarebbe stato meglio continuare con la difesa a 4?
“Fino a 2 domeniche fa la difesa a 3 andava bene, logicamente nelle ultime due non funziona più: nel calcio giustamente siamo condizionati dai risultati: stare a Nocera è difficile, bisogna dare quel qualcosina in piu’, se c’è un calo da parte di qualche giocatore pesa, ma ripeto, c’è ancora tanto da giocare ed è ancora tutto da vedere.”
Tantissimi tifosi fanno notare -forse a ragione- che la Nocerina rispetto a Settembre si è indebolita, sono andati via tanti giocatori importanti forse non rimpiazzati nella giusta maniera, mettendo in discussione giocatori come Aliperta e Rinaldi che fin ora non è ancora sceso in campo. Lei come li ha visti ieri?
“Il fatto che forse non stiano rendendo al massimo non è colpa della società. Forse ci si aspettava di piu’ da loro, ma di certo se non stanno rendendo come si pensava la colpa non è del direttore. Resto dell’idea che per piazze come Nocera bisogna prendere dei giocatori che reggano un certo tipo di pressione e abbiano determinate qualità. Sicuramente chi ha fatto la squadra avrà pensato anche a questo. Sono tutte situazioni che si stanno verificando adesso, che la squadra non gira, fino ad ora andava tutto bene. Non bisogna essere troppo superficiali criticando dopo due risultati negativi, ma forse aspettare ancora un pò per fare le giuste valutazioni.”
Potrebbe essere però troppo tardi valutare piu’ in avanti se le scelte fatte siano state giuste o meno
“E’ vero, ma questo è un campionato molto difficile, forse il piu’ difficile dalla A alla terza categoria, in cui ne vince una sola c’è il discorso dei giovani, e non è facile; perciò si deve sapere che forse ci si doveva pensare un pò prima, chi riesce a partire bene è avvantaggiato”