Un editoriale fatto a mente fredda, freddissima, quello che riassume la disfatta di Potenza.
Una sconfitta che è stata frutto delle ultime uscite poco convincenti, era quindi solo questione di tempo.
Una sconfitta dalla quale, però, mister Simonelli ne può trarre sicuramente molto, a partire dall’atteggiamento dei suoi, bravi a tenere il vantaggio realizzato da Cacace sul dischetto nel primo tempo, praticamente sopraffatti nel secondo da un Potenza che viaggiava sull’onda dell’entusiasmo con Guaita e l’ex Pepe, entusiasmo risvegliato dall’imminente passaggio di proprietà che si stava tenendo in quelle ore.
Dalla sua mister Simonelli, ha avuto la leggera pecca di “sperimentare”, diversamente le formazioni da domenica a domenica, esperimenti riusciti fino alla gara col Rionero, ma che a Potenza invece hanno sancito la fuga definitiva del Trastevere, che ormai corre come una Ferrari verso la promozione.
Lo sconforto si è palesato anche tra i tifosi, giunti anche loro al culmine della sopportazione sugli spalti del Viviani, dopo che hanno visto sparire, in pochi minuti, una vittoria (seppur risicata) che dava ancora speranza .
Una Nocerina, quindi, che ora deve riorganizzarsi mentalmente e tatticamente (cosa che mister Simonelli saprà sicuramente fare), mancano 11 partite (la prima domenica col Nardò) per onorare questo campionato e, perchè no, per crederci ancora.
