Una sfida che ha nella cornice di un San Francesco deserto (causa due turni di squalifica) la sua copertina.
Un Nocerina-Gravina che si è chiuso, almeno nel risultato, dopo i primi 45′, iniziata con un gol di Picci su punizione, dopo le ingenuita di Cacace e Albanese prima e il clamoroso infortunio (come si diceva una volta) di Cetrangolo dopo.
Nocerina che ha cercato di reagire, seppur sterilmente, e che ha trovato il pareggio grazie al bolide di Mario Coppola, unico che davvero ci ha creduto finchè le gambe hanno retto, una Nocerina parsa svogliata, a tratti sazia, di un pareggio che lascia a distanza minima proprio i murgiani, unici a beneficiarne sono stati i salentini del Nardò che adesso si avvicinano prepotentemente. come detto una squadra che davvero ha lasciato tanti rimpianti per la sufficienza con cui ha affrontato la gara e con la poca cattiveria sotto porta da parte dei terminali offensivi, un Gravina, che dal canto suo non ha seriamente impensierito Cetrangolo nell’arco dei secondi 45′.
Molossi chiamati a riorganizzarsi e subito già da domenica prossima, ospiti di un Anzio che sta pensando ad un’inversione di settore, scelta un po’ sorprendente vista l’ormai improbabile affluenza massiccia da Nocera (dal litorale romano si stimavano inverosimilmente circa 700 ospiti).