• Gio. Apr 25th, 2024

Dopo più di un mese di intense ricerche siamo riusciti nell’intento di ritrovare la casa del fondatore della Ag Nocerina 1910 Carlo Cattapani e scoprire diverse notizie culturali e sociali. Un passo importante, ma le sorprese non finiscono

   

Grazie all’aiuto del priore Gennaro Pepe della congrega Santa Maria A Monte, ma soprattutto al minuzioso lavoro del fotografo ufficiale della Nocerina Antonio D’Acunzi e della redazione di Nocerina Live, siamo riusciti a ritrovare la casa di colui che, il 1 febbraio 1910, fondò l’Associazione Giovanile Nocerina.
L’abitazione è ubicata a Nocera Inferiore più precisamente a Casolla, quartiere di lusso tra il XIX e inizio XX secolo, dove risiedevano le famiglie nocerine più importanti. Il palazzo era di proprietà dei “Malinconico”, cognome della nobildonna Rosa ovvero madre di Carlo Cattapani. Il palazzo, che è stato modernizzato, comprende ben diciotto appartamenti, dove due stanze furono utilizzate dal fondatore rossonero ogni qual volta che tornava a Nocera per far visita ai suoi parenti e per lavorare ai suoi innumerevoli progetti culturali e sociali. Ancora oggi, all’interno del “portone ra contessa” si può apprezzare uno stemma nobiliare, anche se è stato danneggiato anni fa durante lavori di ristrutturazione. Il nostro fondatore non si limitò a creare solo la Nocerina, nata inizialmente come associazione culturale, ma fondò nei primi anni del novecento la sezione boyscout di Portici e Napoli, organizzò molte conferenze in Italia sull’emigrazione e l’analfabetizzazione degli italiani, scrisse diversi libri, alcuni articoli sul New York Times, sul Corriere Della Sera, fu professore all’università di New York, Parigi e Londra dove insegnava storia delle belle arti, fu insignito della medaglia d’oro al merito civile per aver aiutato nel 1910 il comune di Cetara colpita da una violenta alluvione e tantissime altre cose ancora che allungherebbe di troppo il discorso. Insomma una vita passata a viaggiare e studiare soprattutto le culture dell’estero ed è proprio grazie a questi suoi viaggi che volle sperimentare a Nocera questa Associazione giovanile, molta diffusa ad inizio di secolo scorso soprattutto nel Regno Unito. Il traguardo che abbiamo raggiunto è molto importante poiché è un pezzo della nostra storia da coccolare gelosamente. Dopo questa scoperta, e grazie alla disponibilità del priore, verrà fatta una targa in onore di Carlo Cattapani da appendere in quella che fu la sua abitazione (il portone tra l’altro è uno dei pochi oggetti rimasto intatto dell’epoca) e sarà celebrata una messa. Non finisce qui. In questo mese e mezzo abbiamo lavorato molto cercando notizie su internet, all’archivio di stato di Salerno, all’archivio  anagrafe di Nocera Inferiore, alla Prefettura di Napoli e Salerno e ancora altro, poiché l’obiettivo è di ritrovare la salma dell’artista italiano che nel 1910 fu il principale artefice di questa squadra di calcio che dopo centosette anni continua a coinvolgere migliaia e migliaia di nocerini.

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