Sguardo fiero, pallone sotto i piedi e sullo sfondo la curva più bella del mondo.
Un’immagine che fa emozionare e riflettere ❤️🖤
La Nocerina ieri ha vinto. No, non ci riferiamo al risultato, seppur i tre punti conquistati sono stati di vitale importanza per provare a disputare le prossime partite con più serenità e chiudere quanto prima il discorso salvezza.
La Nocerina ieri ha vinto perché è tornata a vivere, perché il San Francesco è ritornato a riscaldarsi di amore e passione dopo mesi in cui gli spalti erano rimasti inesorabilmente vuoti, tristi e freddi. Una scelta non semplice da parte del tifo rossonero ma che serviva ed è stata essenziale per tornare finalmente liberi e per voltare pagina, sperando che questo nuovo capitolo, a stelle strisce, possa portare nuovamente la Nocerina nel calcio che conta, nei posti che gli spetta per storia e tradizione. 
La Nocerina ieri ha vinto perché le domeniche nocerine sono tornate nuovamente ad essere come quelle consuete: quattro chiacchiere con gli amici al bar, un pranzo in famiglia (consumato velocemente) e poi direzione San Francesco, chi con la sua sciarpa, chi con la sua maglia comprata da poco o tramandata da padre in figlio, chi con la bandiera o chi semplicemente con la voce e il proprio entusiasmo. 
La Nocerina ieri ha vinto perché è tornata finalmente a sognare. E’ bastato davvero poco alla piazza per ricreare quell’entusiasmo che le precedenti scellerate gestioni avevano provato in qualunque modo a scalfire. Dalla persona adulta sino al più piccolo, ieri si respirava un’aria di festa e nelle facce delle persone risplendeva di nuovo il sorriso. Ed è questo quello che deve essere il calcio: uno sport capace di unire, creare amicizie, legami, sognare e dimenticare, anche solo per 90 minuti, i problemi di vita quotidiana.
E la Nocerina ieri ha vinto perché l’amore per questo bicolore non cesserà mai di esistere.
In questa foto immortalata dalla nostra Giusy Simonetti e che abbiamo usato in questo articolo, ci sono due bambini che avranno forse 6-7 anni e che hanno vissuto molto probabilmente il periodo più brutto della storia molossa. Nonostante questo loro sono lì, con lo sguardo fiero, il pallone sotto i piedi, la tuta della squadra delle nostre due città e sullo sfondo la curva più bella del mondo: quella rossonera.
Non nego che dopo aver visto questa foto mi sono commosso e ho voluto buttare giù qualche riga. 
Perché cosa ci può essere più bello di questo per rappresentare cosa sia per noi la Nocerina?
E poi come diceva Paul, nel famoso film Febbre da 90 “il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un momento cruciale in tutto questo rende la cosa speciale, perché sei stato decisivo come e quanto i giocatori. E se tu non ci fossi stato, a chi fregherebbe niente del calcio?
Chi è tifoso della Nocerina, non perde mai!