• Gio. Apr 25th, 2024

Il settore giovanile può essere uno dei punti cardine della nuova proprietà americana. In questo articolo vi spieghiamo quali società italiane, negli ultimi anni, stanno riuscendo a raccogliere i primi frutti

Serie A, Premier League, Liga, Ligue 1 e massime serie calcistiche dei differenti Paesi europei sono soltanto l’ultimo palcoscenico, seppur prestigioso, di un cammino difficile ed entusiasmante per chiunque culli fin da bambino il sogno di poter indossare una maglia importante in giro per l’Europa. Un percorso che inizia da lontano e che solo in questo modo forma e matura i piccoli con in testa l’idea di diventare calciatori.
Se, però, gli stessi settori giovanili calcistici italiani, dagli esordienti ai Primavera venivano trascurati per cercare di concentrare tutti gli sforzi della proprietà alla prima squadra (almeno in Italia), adesso la nostra nazione sembra essersi adeguata, gioco forza, a dover coltivare talenti nascenti in casa.
Una mentalità retrograda quella nostrana che finalmente ha abbracciato la grande cultura europea del calcio giovanile.
Un percorso che in Italia è stato sicuramente intrapreso dal Sassuolo, società che ha fatto di necessità virtù vista anche l’austerity e l’ingresso del Fair play finanziario.
Dalla Primavera del Sassuolo, infatti, sono usciti giocatori giovani che adesso giocano in serie A come Boga e Raspadori. Un cambio di rotta necessario per poter pensare di competere anche al di fuori dei confini italici con le grandi potenze del calcio europeo.
I due modelli calcistici di strutturazione dei settori giovanili da portare a Nocera come esempi di strutturazione sono:  il primo quello del Cesena e il secondo del Sassuolo. Ma quali sono questi due modelli calcistici?
Il Cesena ha posto le proprie basi su un calcio che non sacrifica ai risultati della prima squadra il proprio settore giovanile: da qui ha creata la nascita della Accademia Calcio Cesena e di due sedi distaccate a Forlì e Cesena insieme all’affiliazione di oltre quaranta realtà del territorio in modo da rendere Cesena un punto di riferimento con un bacino di oltre diecimila giovani atleti tra cui individuare i migliori talenti. Un centro sportivo adibito per gli allenamenti con la concessione del Comune.
Mentre il modello Sassuolo è identico a quello del Cesena però la società neroverde ha uno stadio di proprietà (unica squadra con la Juve ad averlo totalmente privato, quello dell’Udinese invece è un misto pubblico-privato), nel portare sugli spalti una media di 12.831 spettatori per una città di 41 mila persone, nel fare a oggi 7 mila abbonati.
Tutto ciò è utopico un progetto simile per la Nocerina? Forse no e speriamo che lo si realizzi nel prossimo futuro e perché no con il gruppo americano come massimi dirigenti della Nocerina. 
Il neo presidente Giancarlo Natale ne ha parlato sia durante la conferenza stampa integrale (clicca qui per rivederla) e sia nell’intervista che abbiamo realizzato subito dopo e che postiamo alla fine di questo articolo.

 

 

Ricevi GRATIS le ultime News Nocerina: le notizie in tempo reale -Nocerinalive 24!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Ricevi GRATIS le ultime News Nocerina: le notizie in tempo reale -Nocerinalive 24!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Ricevi GRATIS le ultime News Nocerina: le notizie in tempo reale -Nocerinalive 24!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Ricevi GRATIS le ultime News Nocerina: le notizie in tempo reale -Nocerinalive 24!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.