Continua la nostra rubrica sui calciatori giovani italiani che potrebbero in futuro giocare nei campionati professionistici o nel massimo campionato dilettanti. In questo articolo vi presento un giovane attaccante calabrese che milita nella Primavera della Roma, Antonio Satriano, uno dei migliori prospetti della cantera giallorossa

La Roma ha la capacità  di sfornare quantitativi industriali di talenti dal suo formidabile vivaio, non è certo una novità, sempre pronti a lanciare verso la prima squadra o comunque verso il professionismo ad alti livelli i migliori prodotti del suo settore giovanile. Uno dei calciatori che risultano essere davvero molto interessanti è Antonio Satriano, attaccante della Primavera della Roma

Nato a Locri, in provincia di Reggio Calabria, Satriano ha iniziato il suo percorso calcistico nell’Audax Gioiosa per poi passare al Crotone.  Al Crotone ha avuto un l feeling speciale col suo primo tecnico in rossoblù: mister Maurizio Ricci, venuto a mancare nel 2019 e ricordato da Antonio con la dedica del gol realizzato contro l’Ascoli nel campionato Under 16, il primo giocato con la maglia della Roma.

L’esordio con l’Under 17 giallorossa è arrivata , per l’attaccante classe 2003 è per ironia della sorte, proprio con il Crotone, subito colpito col primo centro da sotto età in una categoria che nella stagione 2019/20 lo ha eletto come uno dei suoi bomber di spicco. Sono infatti ventotto i gol del centravanti di Locri, che agli ordini di mister Piccareta è andato a segno ogni cinquanta minuti e spiccioli giocati.

Prima punta classica, Satriano ha un fiuto del gol da bomber di razza e sa concludere indifferentemente sia col destro (il suo piede naturale) che col sinistro. Antonio impressiona per una fisicità decisamente fuori categoria, che non a caso gli ha consentito di anticipare spesso i centrali difensivi avversari.

Alto un metro e ottantacinque, la punta calabrese usa la mole imponente e la buona tecnica di base per proteggere efficacemente il pallone, permettendo alla squadra di salire e ai compagni di reparto di inserirsi negli spazi creati coi suoi movimenti.

Bravo di testa, ma ancora forse troppo poco dominante in rapporto al suo strapotere fisico, Satriano ha superato le difficoltà dovute al suo carattere introverso e taciturno, che ha richiesto un po’ di tempo in più per un ambientamento già di per sé non semplice per un ragazzo della sua età. Antonio è comunque riuscito a conquistare i compagni con la sua capacità di essere a disposizione dei compagni e della squadra, prendendosi la leadership tecnica a suon di gol.

Quei goal che la Roma si augura che possa continuare a segnare con regolarità, per fargli prendere la rincorsa verso un futuro da grande protagonista.