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di Ernesto Ventresca

Basta mezze misure. Basta appelli alla pazienza. Basta proclami che svaniscono a settembre.
La società ha iniziato a muoversi con decisione: qualche colpo è già arrivato, altri ne verranno. Ma il tempo dei proclami è finito. Ora servono i fatti.
Chi mastica calcio sa cosa vuol dire costruire una squadra con logica, e non con il frullatore. Difesa solida, centrocampo navigato, attacco con fame. Quello che già c’è, però, non basta.
Perché adesso viene la parte più difficile. Non ci sono più alibi.
Tra qualche settimana dovremo capire se quel che abbiamo serve per giocarcela davvero. Non basta essere competitivi: bisogna esserlo subito.
Chi allena qui, lo sa: il mercato non è una scusa, è un’opportunità.
Chi veste questa maglia, deve tenere dentro il fuoco.
Quest’anno non c’è tempo da perdere. Ogni giornata vale doppio. E partire a rilento significa regalare il treno buono agli altri.
Serve fame, serve furore. E serve una piazza che faccia la sua parte, come ha sempre fatto, anche quando non riceveva nulla in cambio.
La società ha iniziato a muoversi con decisione: ora tocca al campo. Ora tocca a chi indossa questa maglia. E se qualcuno pensa che basterà il mercato per mettersi in pace, ha mal interpretato le regole del gioco.
Perché a Nocera non si viene per galleggiare.
A Nocera si viene per vincere.
E chi fallisce, non ha più alibi.