• Dom. Apr 28th, 2024

Nella terza puntata de “La Nocerina Siamo Noi”, in onda tutti i lunedì dalle 21 alle 22 sulla pagina facebook di Nocerina Live, è intervenuto il direttore sportivo rossonero Alessandro Battisti. Di seguito le sue parole

Buona la gara della Nocerina che ha creato diverse palle da gol, ma poi dopo l’errore di impostazione che ha causato il gol, la squadra non è riuscita più a reagire
“Una domanda abbastanza obiettiva rimane l’amaro in bocca. Perdere punti in questa maniera cosi come quelli che abbiamo perso in casa. Non è una questione di impegno perché sicuramente l’impegno e la voglia non sono mancate, anche se siamo lontani da quello che dovremmo realmente fare però perdere questi punti in questa maniera è un peccato soprattutto per i ragazzi perché credo che stiano lavorando sodo da parecchio tempo quindi lasciati quei punti in quella maniera cosi per carità con avversari che si sono impegnati moltissimo ma comunque fa male perdere cosi”.

Sta mancando sul piano del carattere della concentrazione secondo lei?
“Come tutti rivediamo spesso più di una volta quelli che sono gli errori che commettiamo secondo me da una parte sono normali perché comunque sono errori migliorabili ma sono comunque errori dove su può crescere, credo che abbiamo giocatori di spessore, con esperienza, qualcuno anche di categoria superiore quindi non credo sia l’aspetto caratteriale ma secondo me di concentrazione in alcune fasi di gioco come quella di ieri dove gli avversari erano saturi fisicamente cominciando ad accusare colpi e chiedevano anche di cambiare modulo perché erano in grande difficoltà. Li bisogna leggere le partite ed essere più scaltri, dobbiamo capire che queste sono partite che se non puoi vincere non puoi assolutamente permetterti di perdere,ma non solo perché non lo meritavi ma proprio perché regali punti e una squadra come la nostra non si può permettere di regalare”.

Non è perché la squadra vuole giocare troppo bene?
“Siamo una squadra che deve ancora arrivare a quella identità precisa che sarebbe nel modo di giocare. Sicuramente rispetto a tante altre squadre dove si chiudono e ripartono, noi abbiamo un altro tipo di filosofia e l’allenatore ha una mentalità che in questa categoria ne ha perse solo otto. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto del gioco e poi è normale che questo non basta. Perché ci sono momenti nella partita vuoi perché è l’avversario e vuoi perché sono momenti di gioco serve dell’altro, ma non credo che il fatto di essere belli. Anche sotto l’aspetto dell’esperienza e della lettura, anche della partita e dell’andamento della gara, le squadre che hanno degli obiettivi importanti debbano capire ed è stata una cosa che abbiamo fatto notare anche voi. Dopo il gol subito anche una veemenza diversa e un impatto diverso e cercare di dimostrare l’ardore dopo aver subito una rete diversa. Le azioni che abbiamo fatto non sono venute per il singolo ma grazie al gioco, ai tagli e ai movimenti che provano da parecchi giorni. Il gioco ci fa crescere, ci porta punti, però non è sufficiente. Ci sono dei momenti della partita dove bisogna leggere ciò che sta succedendo”.

Potrebbe essere anche per le pressioni che ci sono in questa piazza?
“Mi auguro che questo non accada perché sarebbe deleterio. Sicuramente chi viene a giocare, allenare o fare il direttore a Nocera sa che c’è questo però per me è una cosa positiva ed è una crescita. A livello di carattere e personalità non credo che si possano sentire pressioni più del dovuto. Le pressioni possono essere un vento contrario in un particolare momento, così come domenica dove giochiamo contro l’Ebolitana che sulla carta dobbiamo vincere ma sarà sicuramente, domenica dal fischio d’inizio, fino quando la palla non entra, la palla pesa. E il vento sarà controcorrente e dovremmo essere bravi a mettercelo alle spalle. Non c’è mai stata una contestazione e i tifosi ci hanno sempre supportati e le pressioni ci stanno. Dobbiamo essere bravi noi ad invertire questo vento”.

In queste prime quattro giornate, chi è la vera sorpresa del campionato?
“Misi l’Ercolanese tra le squadre che potevano fare un buon campionato. Poi ci sono squadre come il Gela, il Messina, la Vibonese punto interrogativo e l’Acireale malgrado la scoppola presa. Sono squadre che hanno un tasso tecnico elevato e squadre ben strutturate e molti dicevano molto più facile del girone H, però ha difficoltà diverse. Non incontri squadroni sulla carta però questo è un campionato difficile dove noi, non solo daremo filo da torcere a tutti come stiamo facendo, potremmo giocarci le nostre carte fino alla fine”.

Cosa succederà alla Vibonese?
“La Vibonese ovviamente si discuterà il 3 il ricorso al tar. Io conosco molto bene il collega Cesare Di Cinzio che se ne sta occupando e ci siamo confrontati qualche giorno fa e sicuramente loro si giocheranno queste carte fino in fondo perché ritengono di avere ragione però potrebbe non essere così e ci ritroveremo un’altra squadra importante, con giocatori importanti e con una società attrezzata che lotterà fino alla fine per vincere il campionato. Se non è la Vibonese ce ne stanno altre e le quali dovremmo superare perché sarà una battaglia alla fine. La squadra sta crescendo nonostante i risultati, sia individualmente che di gruppo, e quando riusciremo a realizzare le partite prenderanno una piega diversa”.

Cosa pensa delle parole di scusa di Cavallaro?
“Come persona ho conosciuto Giovanni Cavallaro quest’anno ed è una persona molto sensibile e che ovviamente ha una storia e un percorso molto importante che lo ha segnato positivamente in questa città. Lui però, come ha detto il nostro tecnico, non deve aggravarsi di responsabilità come dire ulteriori e più grandi di quelle invece deve tranquillamente portare. E’ un giocatore importante, lo sta dimostrando comunque perché giustamente sento dire che Cavallaro in queste due partite ha giocato male però se vediamo quello che abbiamo creato lui c’è sempre, vuol dire che sta passando un momento negativo , ma gli passerà e ci toglierà molte castagne dal fuoco. Lui deve vivere questa avventura con meno pressioni perché è un giocatore importante per la nostra rosa e prima si sgrava di queste pressioni che lo appesantiscono meglio per noi e lui”.

Durante il corso dell’intervista ci sono arrivate diverse domande dai tifosi tra cui quella sulla questione prima punta, dove si chiedeva perché non prendere una punta d’esperienza
“Come Mascella e Tajarol che mi sa che era il primo anno che facevano il girone H. Però sono considerazioni giuste, magari potevamo prendere un attaccante che avrebbe potuto fare 20 gol, così come lo possono fare anche quelli che abbiamo, così come potevamo prendere un difensore che conosceva la categoria però magari come sono certo quelli che abbiamo. A me piace parlare sul collettivo della squadra e che possono contare su giocatori che hanno delle qualità ed hanno dei margini di crescita e miglioramento”.

Puoi ascoltare tutta l’intervista del direttore sportivo Alessandro Battisti sulla nostra pagina facebook “Nocerina Live” alla sezione “video” cliccate su La Nocerina Siamo Noi terza puntata

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Mariano Rocco

Nato il 23 Ottobre del 1997, studia Storia presso il dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II". Da Settembre 2015 parte della redazione di Nocerina Live. prima come semplice redattore, poi come voce delle radiocronache della Nocerina e volto di Nocerinissima insieme a Giuseppe Di Lauro, Marco Balestrino e Nello Marmo, con quest'ultimo ha spesso condiviso i commenti delle gare. Nel 2016 e nel 2017 ha condotto il notiziario di Nocerina Live. Dal 2019 al 2022, ha ripreso regolarmente insieme a Francesco Aufiero e Francesco Croce a raccontare le gesta della Nocerina tramite le radiocronache.

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