Biason Carlos Ezequiel è nato a Jesus Maria (esiste, lo giuro), il 21.08.1985; è cresciuto calcisticamente nel Belgrano ed è il prototipo del calciatore sudamericano che coniuga la qualità alla “garra”. La proverbiale grinta, l’intensità del fuoco argentino che arde nel cuore e nell’anima, fa di lui un centrocampista duttile tatticamente, che può essere schierato in qualsiasi modulo di gioco; in effetti è un misto tra la pace interiore di Gattuso e il fisico di Medel, che corre, picchia e recupera come solo un mediano sudamericano sa fare. Conosce bene il calcio italiano, infatti, è giunto in Italia otto anni fa, dove ha disputato una stagione e mezzo a Tricase in Eccellenza per poi sposare il progetto della Virtus Francavilla. Con la squadra brindisina il calciatore argentino è stato protagonista della scalata dalla Promozione alla Lega Pro. Ora però il futuro si chiama Bitonto  da due anni e Serie D.

L’anno scorso è stato autore di un gol, tra l’altro bellissimo, con una botta al volo precisa e angolata dalla distanza, contro il Gragnano, nella sua prima stagione bitontina. Turu (come viene soprannominato), subito è entrato nel cuore della piazza, diventando uno dei simboli del Bitonto e tra i giocatori più apprezzati per impegno, temperamento e qualità. La sua “garra” ed i suoi piedi buoni lo hanno reso in poco tempo perno imprescindibile del progetto tattico bitontino. La società del presidente Rossiello ha fatto di tutto pur di trattenerlo, nonostante le numerose lusinghe al giocatore argentino.

Quest’anno ha già segnato due goal ed appare a suo agio negli schemi di mister Taurino; sicuramente sarà uno dei protagonisti del campionato e cercherà di migliorare il quarto posto dello scorso campionato.

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