• Gio. Mag 2nd, 2024

Che il calcio nostrano stia attraversando un periodo buio non è notizia dell’ultim’ora, anzi sono più i bocconi amari indigesti che le soddisfazioni sul manto erboso.

L’iscrizione della Nocerina NON è una vittoria, ma un doveroso ed OBBLIGATORIO passaggio che questa Presidenza doveva senza batter ciglio onorare alle due Nocera. Magari si può intravedere del buono dietro a ciò, ma sicuramente questa iscrizione resta una goccia positiva in un mare di delusioni e perplessità.

A questo punto si dà per scontato che la querelle Di Costanzo sia stata risolta a beneficio di entrambi ma il problema resta a monte: perché bisogna rischiare quando “grazie” alla pandemia c’era tutto il tempo per riflettere ed ordinare le scartoffie (oltre che le idee)?

Ovviamente lungi dalla redazione aizzare ulteriormente gli animi, ma alle tante domande fatte ed alle poche risposte ottenute, è giusto chiarire alla tifoseria rossonera che l’interesse primario, della suddetta redazione, non sono i buoni uffici con Presidenti – Allenatori – Calciatori, bensì la Nocerina.

La Nocerina viene prima di ogni cosa e già la agognata iscrizione sbandierata da alcuni tifosi come una vittoria è segno di poca ambizione. Noi tutti siamo la Nocerina e la Nocerina non ha nulla a che vedere con questa infima categoria, ed anche se volessimo essere realisti circa la crisi ed i pochi fondi disponibili, bisogna ricordare che fino a poco tempo fa si parlava addirittura di ripescaggi o squadre da vertice.

E se queste erano le premesse perché bisognerebbe festeggiare un’iscrizione?

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