• Gio. Apr 25th, 2024

Merino: Il calciatore che cantava nella sala stampa e che dribblava le difese

Uno dei calciatori più talentuosi della Nocerina nell’annata calcistica 2011/ 2012 è stato sicuramente Roberto Merino. Sicuramente ci ricordiamo ancora il goal da calcio d’angolo, i dribbling ubriacanti, gli assist e la rete nei minuti di recupero contro il Gubbio. Il talento peruviano è stato protagonista in questa stagione con 7 reti in 17 partite







Roberto Merino è un classe 1982, di Chiclayo, Perù, è un centrocampista avanzato ma che può essere utilizzato anche come punta.



La carriera di Merino

Cresciuto nelle giovanili del Maiorca in Spagna, proprio con gli spagnoli ha esordito nel 2000 nella serie B spagnola prima di trasferirsi al Malaga dove ha collezionato 35 presenze e 5 reti nella Seguda Divisione.
Le buone prestazioni del Merino ventenne convincono le squadre di mezza Europa e il giovane peruviano viene acquistato dal Servette, squadra della serie A svizzera. Ma l’avventura elvetica dura poco, appena 12 presenze e 3 reti prima del fallimento della società. Merino si svincola e rientra in Spagna con la maglia del Ciudad de Murcia, in seconda divisione spagnola. Ma la sfortuna perseguita ancora la carriera del Maradona delle Ande, così come viene chiamato il numero 33 rossonero. Un infortunio ferma Merino che gioca appena 7 gare. A fine stagione il secondo addio alla Spagna e il trasferimento in Grecia dove Merino si rilancia.

Prima con Akratitos e poi con l’Atromitos di cui diventa uomo simbolo dal gennaio 2006 al gennaio 2009 quando il talento peruviano sbarca in Italia acquistato dalla Salernitana. Merino incanta, elargisce assist e segna il suo primo gol italiano contro l’Albinoleffe il 18 aprile 2009.
Pochi mesi dopo arriva anche la convocazione nella nazionale peruviana. Nel 2010 la Salernitana retrocede in C1, Merino si infortunia e viene ceduto all’Al-Naser, in Kuwait, ma un mese dopo la Salernitana richiama il fantasista prima di fallire con il giocatore che si ritrova di nuovo svincolato, come ai tempi del Servette. Ritorna in Perù nell’Uniòn Comercio,3 gol in 8 presenze a fine campionato e poi il contratto con il Juan Aurich, con cui ha conquistato la qualificazione alla Copa Libertadores, prima del passaggio a gennaio ai Molossi.


ALLA NOCERINA

Pochi mesi in rossonero e un amore subito sbocciato, fin dal primo gol in pallonetto contro il Bari. Merino è stato l’uomo simbolo della speranza. Per poi proseguire con il gol allo scadere contro il Gubbio e il rigore conro il Verona.

La partita Nocerina – Empoli
Nella partita contro l’Empoli è stato un incontro che ha visto Merino da un lato, Tavano dall’altro. E’ questa la supersfida che è stata in scena sin dai primi minuti, con i due giocatori di maggiore fantasia, tra quelli in campo, che la fanno da padrone. A sbloccare il risultato, però, è l’esperto Maccarone. Al 24′ “Big Mac” raccoglie da grande opportunista la respinta della traversa su tiro dalla distanza di Moro e batte Concetti, portando in vantaggio l’Empoli. Di Maio in chiusura di tempo sfiora il pareggio di testa, mettendo di poco alto sulla traversa sugli sviluppi di una punizione calciata dal solito Merino.
Nella ripresa al 65′ i toscani hanno l’occasione del colpo del ko, ma Maccarone scivola solo davanti a Concetti. Nel finale accade l’imponderabile, fino a quel momento. A 5′ dalla fine Di Maio sigla la rete del pareggio, con un bel tiro di sinistro. Al 93′ Ficagna atterra in area Castaldo. L’arbitro concede il penalty che Merino trasforma, facendo esplodere il San Francesco e regalando i tre punti alla Nocerina contro l’Empoli con l’apoteosi di tutto lo stadio presente alla gara. 


Nocerina (4-2-3-1): Concetti; Laverone, Di Maio, De Franco (al 1’st Giuliatto), Pomante; Parola (al 23′ st Bolzan), Bruno; Catania (al 15′ st Barusso), Farias, Merino; Castaldo. A disp: Russo, Bolzan, Alcibiade, Suarino, Rea. All. Auteri
Empoli (4-3-1-2): Dossena, Ficagna, Regini, Stovini, Gorzegno; Coppola, Moro, Signorelli (al 23’st Guitto); Saponara; Maccarone (al 36’st Mchedlidze), Tavano (al 28’st Lazzari). A disp: Pelagotti, Guitto, Brugman, Dumitru, Mori. All. Aglietti 


Arbitro: Dino Tommasi
Note: spettatori 3070. Ammoniti: Pomante, Parola (N), Ficagna, Moro, Gorzegno (E). Espulsi Auteri a fine primo tempo per proteste e Saponara nel finale di gara.


IL FINALE DELLA STAGIONE

Concluderà la stagione siglando altre 3 reti contro Albinoleffe e la doppietta a Padova che però non riusciranno nell’obiettivo di salvare la squadra molossa. Nonostante questo, però, è ancora ricordato positivamente dai tifosi per quella metà stagione in B da autentico trascinatore e anche protagonista di vari siparietti: come quella volta che in sala stampa cantò “Il tempo se ne va” di Adriano Celentano o quella volta in cui, al programma Nocerinissima in onda su Telenuova, palleggiò, tutto di sinistro, con un’arancia. 

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