Le parole dell’allenatore rossonero Di Costanzo, al termine della gara valevole per la quinta giornata di Serie D girone H

Il presidente ha parlato di una mancata voglia di giocare da parte dei giocatori. Qual è il suo punto di vista tattico?

“Penso che la partita sia divisa in due parti: il primo tempo non abbiamo concesso niente, cercando più volte di ripartire, ma non sempre siamo riusciti ad essere efficaci. Avrei voluto vedere una squadra come contro il Brindisi o il Foggia. Oggi nel primo tempo abbiamo avuto anche il calcio di rigore che magari avrebbe incanalato la partita in maniera differente. Nel secondo tempo, invece, abbiamo fatto un cambio per infortunio; facendo entrare un 2001, abbiamo avuto la possibilità di poter giocare in avanti con due attaccanti, anche Lava è subentrato; ma il paradosso vuole che nonostante avessimo due punte, abbiamo subito goal in una situazione in cui noi eravamo mal schierati. Il Bitonto vanta giocatori importanti e capaci di attaccare lo spazio e non ammettono sbagli. Dopo che abbiamo subito goal, abbiamo perso le misure, abbiamo cominciato a sbagliare anche cose facili e non abbiamo saputo reagire. Dal punto di vista caratteriale il presidente ha ragione: nel secondo tempo non c’è stata una reazione; magari adesso analizzando le situazioni riusciremo a trovare delle soluzioni. Sono dispiaciuto e amareggiato per i tifosi e per il presidente che danno 24 ore su 24 l’anima per seguire questa squadra. Abbiamo un campionato difficile da affrontare. Questo girone sembra un campionato di Serie C. Se avessimo resistito all’ 1 a 0 non sarebbe cambiato niente; non bisogna illudersi delle vittorie ottenute e neanche deprimersi per le sconfitte subite. Bisogna rimboccarsi le maniche e tornare a lavorare per preparare la prossima partita.”

La squadra si è affidata ai lanci lunghi, è frutto di una mancanza di giocatori?

“In realtà oggi è successo meno delle altre volte. Avevamo preparato la partita con i terzini e giocando a quattro in difesa; Ciampi si è proposto più volte e si è reso efficace. Provavamo a giocare sugli esterni e loro in ampiezza con tre centrocampisti facevano fatica a occupare tutto il campo. Abbiamo fatto fatica nella costruzione del gioco e quindi abbiamo utilizzato i lanci lunghi. Anche l’avversario nelle scorse partite si è affidato ai lanci lunghi, è una necessità per non rischiare. Non abbiamo lavorato bene con il centrocampo. Siamo una squadra costruita per la salvezza ed è normale che ci siano gli errori.”

Tshibamba non ha toccato palloni in 30 minuti di gioco; qual è il problema?

“Tshibamba ha avuto molti problemi ed è indietro a livello di preparazione; siamo stati condizionati anche dagli under e oggi avevamo di fronte una squadra di Serie C con nomi importanti. La nostra difesa non è ben consolidata e non mi è sembrato il caso di fare troppe trasformazioni  e quindi non c’è molto spazio per gli attaccanti. All’infortunio di Di Lollo è subentrato un 2001 per poter così giocare con più attaccanti. Tshibamba ha fatto il suo, anche se la squadra non lo ha aiutato. Sono sicuro che durante il campionato anche Tshibamba migliorerà.”

Provando ad osare si sarebbe potuta riprendere la partita?

“Probabile. Nell’intervallo abbiamo fatto la seconda sostituzione ed è entrato Lava; abbiamo provato a rischiare, mettendo in campo una difesa a tre e più attaccanti. Oggi non ci è andata bene, ma abbiamo osato.”

A cosa è dovuta la non convocazione di Landri e Carrafiello?

“Carrafiello non si allenato tutta la settimana per l’influenza ed è stato solo presente in tribuna a guardare la partita; Landri, invece, a causa dell’infortunio subito la settimana scorsa non si è potuto allenare.”

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