Anche dopo la debacle contro il Matera con la squadra scivolata in piena zona play-out, dalla società prosegue un silenzio assordante. Il tempo degli slogan è finito da un pezzo 

Dopo una brutta sconfitta al San Francesco contro il Matera per 3-1, dove la squadra di mister Zavattieri ha mostrato ancora una volta i suoi limiti e le sue lacune tecnico e tattiche, non si muove praticamente ancora nulla.
Nonostante la squadra sia meritatamente al quart’ultimo posto a soli 4 punti dalla zona retrocessione (in estate si parlava di lottare per vincere il campionato) c’è un silenzio assordante da parte della società rossonera.
La fiducia dell’ambiente verso il club del presidente Giancarlo Natale è oramai praticamente pari a zero e nonostante le contestazioni a fine partita da parte dei tifosi presenti, l’immobilismo la fa ancora da padrone.
Non ci sono state dimissioni, esoneri o comunicati, nonostante da fonti vicine alla società si parlava di come ci sarebbero dovute essere novità importanti entro mercoledì 16 novembre.
E invece sembra che per la dirigenza a stelle e strisce si può proseguire così con la squadra al quindicesimo posto e con il San Francesco passato da 3.000 spettatori della passata stagione dopo l’approdo degli americani a poco meno di 600 unità.
Sembrano oramai lontanissimi i tempi degli slogan che possiamo riassumere così
1) “stamm turnann”
2) “genio del marketing”,
3) “internazionalizzazione del brand”
4) “grande settore giovanile”, 5) “scouting incredibile dove gli under che verranno dall’estero saranno più forte degli over”.
6) “Ma che ti credi che stiamo scherzando?” Per chi gli chiedeva se si sarebbe potuto fare qualcosa in più di quello raccolta dalla storia della Nocerina

Purtroppo sembra che erano loro a scherzare in quanto nulla di questi slogan si è poi concretizzato in fatti reali. Ci si augura che a breve qualcuno della società organizzi una conferenza stampa per spiegare realmente le loro intenzioni a partire dal mercato di dicembre perché seppur ad inizio anno si parlava di “crediamoCi” nella campagna abbonamenti, ora lo slogan “creDiamoci” assume purtroppo un altro significa.