RUBRICA del martedi : LA VOCE DEL TIFOSO : “La paura fa 90, la Nocerina segna al 94′.”

Ennesima prova cardiaca per i tifosi rossoneri, che nel pomeriggio di domenica sono passati dalla disperazione alla gioia nel giro di 10 minuti. La Nocerina targata Fabiano ha dato una buona prova di coraggio, gettando il cuore oltre l’ostacolo, ma soprattutto trovando una vera e propria reazione dopo lo svantaggio iniziale firmato da Ragatzu.

Mr Fabiano schiera la miglior formazione possibile, nonostante il “reparto distaccato di Ortopedia dell’Umberto I” annoveri ancora un altro paziente (Felleca). Dopo un avvio promettente, sono i sardi a passare con una disattenzione difensiva di Guifo Bogne, che fino a quel momento era risultato perfetto, complici di questa perfezione anche gli attaccanti isolani che non si erano mai resi pericolosi.

Alla fine del primo tempo, i fischi del San Francesco fanno affiorare le paure di sette giorni prima contro l’Albalonga. Ma la ripresa ci consegna un qualcosa di meraviglioso: ci fa scoprire che si possono anche effettuare quattro cambi insieme prima del 70′, una cosa davvero “innovativa”, visto che ormai tutti noi da un anno non sapevamo che si potessero effettuare tutti insieme cambio di moduli e uomini.

La Nocerina spinge con i piedi sull’acceleratore, reagendo allo schiaffo iniziale, ma le sortite si spengono sulla difesa “frangiflutti” dell’Olbia. Mr Fabiano cambia modulo, e con questa mossa finalmente riesce nell’obiettivo “cardiopalmico” di ribaltare il risultato, portando il sorriso ai tifosi rossoneri e la consapevolezza di aver visto una squadra con carattere e tenacia.

La strada intrapresa ora dai rossoneri è ancora molto dura: non basta il cuore. La società, e soprattutto il Direttore, deve correggere una Nocerina che ha bisogno urgentemente di una vera punta, per provare ad andare nella “terza lettera dell’alfabeto”, che manca da troppo tempo. Perché con solo il cuore si possono ribaltare le partite, ma per vincere i campionati bisogna avere lo “sfondarezze”.

GeTro

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