• Sab. Mag 4th, 2024

COSA CI ASPETTIAMO CHE VENGA FATTO DALLA LEGA PER LA SERIE D

Ormai è un classico per la serie D arrivare a dopo il 15 agosto senza che siano stati ufficialmente formulati i gironi e il calendario, con la prima giornata prevista per il 10 settembre. Perché succede tutto ciò? Succede per l’inter processuale che produce conferme, esclusioni e ripescaggi di squadre a cui siamo abituati da diversi anni. Per avere il quadro completo delle partecipanti del prossimo campionato di Serie D, è stato necessario attendere la valutazione della commissione di vigilanza delle società dilettantistiche (Co.Vi.So.D.) Solo il 4 agosto scorso, la Lega Nazionale Dilettanti (LND) ha avuto a disposizione i nominativi delle 166 squadre aventi diritto ad iscriversi al campionato 2023/24. Un numero così elevato è dipeso dalla espressa volontà della LND, in deroga alle norme federali, che prevedono un tetto a 162 squadre per il campionato di serie D.

 Il prossimo campionato sarà composto da 9 gironi, 7 da 18 squadre e 2 da 20: che produrrà turni infrasettimanali per mantenere a livello i diversi gironi, con complicazioni organizzative e costi aggiuntivi per le società coinvolte. Gli effettivi aventi diritto alle iscrizioni sono i 121 club che hanno mantenuto il diritto sportivo all’ammissione al termine della stagione sportiva, le 9 retrocesse dalla Lega Pro e le 35 promosse dai gironi di Eccellenza. Anche la società di Eccellenza, semifinalista della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti della passata stagione sportiva ha acquisito il diritto a disputare la D.

Il 4 agosto la commissione di vigilanza ha definito le società da escludere perché prive dei requisiti necessari all’iscrizione e i ripescaggi tra le diciassette società che avevano fatto richiesta di riammissione al campionato di Serie D. Tra le aventi diritto per gli esiti sportivi della scorsa stagione sono state escluse la Sambenedettese (rinata come Unione Sportiva, gioca la D prendendo il titolo del Porto d’Ascoli), Arzachena (che spera di ripartire dall’Eccellenza), Viterbese (ripartirà in Promozione) e Torviscosa (iscritta in 2a categoria) perché non in regola dal punto di vista finanziario. Le squadre non possedevano i requisiti minimi per poter presentare domanda di iscrizione

La Co.Vi.So.D. ha ripescato ufficialmente in Serie D, le seguenti squadre: Portogruaro (retrocessa ai play-out), Caravaggio e Boreale (perdenti negli spareggi tra seconde di Eccellenza), poi Trestina e Città di Varese (retrocesse ai play-out). Sono state respinte le richieste di Correggese, Ilvamaddalena, Molfetta, Paternò, Pomezia e Terranuova Traiana, Agropoli, Enna, Progresso Fossano e Pavia.

Cosa ci ha fatto capire questa ulteriore defaillance della serie D nel decidere e formulare gironi e calendari? Ci ha fatto capire che si deve fare di più. La serie D rappresenta l’ampia base su cui si fonda il nostro movimento sportivo non solo calcistico. Aspettiamo l’applicazione della norma entrata in vigore a luglio, che riforma gli enti sportivi professionistici e dilettantistici e il lavoro sportivo. Ci aspettiamo una maggiore tutela dei lavoratori, specie quella maggioranza meno visibile e quindi più a rischio, che fa parte del mondo dilettantistico. Ma aspettiamo anche con una certa impazienza una riforma dei campionati che da tanto tempo si sventola da più parti ma che, al momento, rimane scritta nel vento.