• Ven. Mag 3rd, 2024

Gino Pigozzi: Il pendolino della fascia sinistra della Nocerina che vinse il campionato


Un calciatore che rimarrà sempre nell’immaginario collettivo dei tifosi della Nocerina, dopo Grava e prima di Porcari, nel ricordo snocciolato della formazione che salì in B c’è sicuramente Gino Pigozzi nato a Vila Minozzo (RE) il 19 luglio 1947.
Pigozzi quando giocava era terzino sinistro arcigno e tatticamente disciplinato ma un vero signore fuori dal campo. Nel 1967 con la De Martino vinse lo scudetto di categoria. L’anno seguente lo voleva il Foggia ma lui decise per la Salernitana. Dopo una decina di giorni, lo richiamò il Milan per una tournè in Russia. Al rientro in Italia gli spiegarono che non era dispiaciuto a Rocco e che poteva scegliere di restare al Milan. Invece preferì di restare alla Salernitana in quanto per coerenza aveva dato già la propria disponibilità a giocare per i granata.
Con la squadra granata, Pigozzi vinse lo scudetto Beretti nella finale a Viareggio e in questa partita segnò un rigore decisivo. Con la Salernitana giocò per sette stagioni e si sposò con una salernitana, dalla quale ha avuto due figlie entrambe nate a Salerno.
Pigozzi dopo Salerno si trasferì a Caserta in serie C, quell’anno la squadra rosso –blu ambiva alla vittoria del campionato e invece si salvò a stento.
Nella stagione 1975/1976 si trasferì alla Nocerina, dove giocò con i rossoneri per tre stagioni. Nella terza stagione con i molossi vinse il campionato di serie C con Giorgi allenatore e fu un vero miracolo. In quella stagione Pigozzi era il calciatore più anziano del gruppo, un leader silenzioso, prezioso sia in campo che nello spogliatoio ai fini della promozione in serie B della squadra rossonera. Il terzino della provincia di Reggio Emilia con i molossi in tre stagioni ha collezionato novantanove presenze senza segnare un gol.
Nella stagione 1978/1979 decise di ritornare nella sua città natia e giocare con la Reggiana in serie C dove collezionò ventisei presenze. A Reggio fu l’ultimo anno della sua carriera calcistica in quanto avendo vinto un concorso in banca preferì lasciare il calcio e lavorare in banca

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