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Il DT Prete alla stampa: “Scelte prese nel rispetto della piazza, l’uomo deve valere più del professionista”.

DiRedazione

Ott 27, 2023

È un fiume in piena il direttore tecnico Giuseppe Prete che nella conferenza odierna ha voluto mettere in chiaro la situazione dell’ultima settimana

Innanzitutto ci tiene a chiarire la questione del contratto di mister Ferraro

“Mancava solo la trasmissione degli atti in Lega, con tutti gli accordi che devono esserci e la stipulazione del contratto, era tutto definito, la trasmissione era solo un fatto naturale di tempo”

continua poi lasciandosi andare alla ricostruzione dei fatti:

“Al momento dell’esonero di Esposito, la società si è mossa per trovare il sostituto, in un incontro avvenuto già con la mia figura, per dare immediatezza al cambio, con me c’erano esponenti della società per accelerare i tempi di trasmissione, la trattativa è stata di pochissimo tempo per la disponibilità che c’era dall’altra parte. Il tutto per garantire l’allenamento alla squadra nel pomeriggio, in precedenza ho chiesto allo staff se ci fosse stato un ingresso nuovo tra di loro, noi gli abbiamo quindi proposto il nostro staff, Ferraro ha anche risposto positivamente essendo due membri già parte dello staff, tuttavia ci siamo incontrati e li abbiamo presentati allo staff, ci presentiamo alla squadra assieme alla società lasciando il tecnico alla squadra, iniziamo l’allenamento e chiediamo opinioni alle due parti, trovando riscontri positivi.”
“Chiedo lumi all’addetto stampa Ferrigno per indire una conferenza stampa, il tecnico ci dice di preferire una conferenza stampa adducendo anche una motivazione alquanto particolare, soprassediamo ed accettiamo la richiesta, il tutto fino a martedì sera, quando Ferrigno mi riporta i quesiti del mister sul perché siano state trasmesse delle foto del mister. Qui ci si attiva il campanello d’allarme, tuttavia il secondo giorno l’allenamento fu svolto senza con la tuta della Nocerina e ciò ci ha tranquillizzati. A fine allenamento chiediamo al tecnico tutte le richieste possibili (colori delle reti, irrigazione del campo ecc.), addirittura richieste sul colore della tuta dei calciatori che poteva creare confusione, tuttavia c’era qualche sensazione inavvertibili, dunque abbiamo deciso di ribadire tali richieste a tutta la società che ha dato totale diponibilità.”
“A questo punto ho invitato il mister di fermarsi e riflettere perché non attendiamo nessuna sirena, essendo la Nocerina seconda a nessuno, in quanto in un ambiente professionale e professionistico non si mantiene in bilico ed in attesa nessuno per una situazione che su carta è migliore, vi lascio immaginare che per me sarebbe inaccettabile una situazione del genere. Il suddetto ci comunica di nuovo di vederci all’indomani agli allenamenti, al che gli chiediamo di darci risposta la sera stessa, altrimenti la tuta della Nocerina non l’avrebbe messa più., anzi è stato fatto anche un passaggio pubblicitario in più. Ci siamo confrontati in società per capire i motivi di questo suo tergiversare, probabilmente avrebbe continuato a fare allenamenti finché non avrebbe avuto certezze da una parte o dall’altra. Come professionista sul curriculum non si discute, probabilmente avremmo rifatto l’accordo al netto del bagaglio professionali, ma ci sono professionisti ed uomini, noi apparteniamo alla seconda categorie e se non sei di questa categoria, non puoi lavorare con noi.”

Senza peli sulla lingua dice:

“Per la mia etica, una stretta di mano vale tutto, dopo gli apprezzamenti fatti nessuna chiamata potrebbe farti cambiare idea. Ciò che avevamo a cuore soprattutto era che voi non dovevate essere offesi, per voi intendo giornalisti, addetti ai lavori, calciatori, dirigenti e tutti coloro che hanno la nocerina come marchio di pensiero, non abbiamo remore a dire che abbiamo sbagliato ad individuare persona su altri aspetti, abbiamo anche messo in preventivo una cattiva figura verso tutti, ma abbiamo anteposto voi ad una nostra figuraccia, perché chi sta con noi deve esserne onorato, lo dico anche ai calciatori, di non amare la maglia, perché la ama il tifoso, voi non potete amare più maglie, ma vi chiedo di rispettarla, sebbene siamo di parte andrebbero rispettate tutte le maglie.”

Qualcuno prova a rievocare il parallelo del 2004 con mister Rino Palumbo:

“Il parallelo con Palumbo non regge, perché lui volle vedere prima una partita, senza prima visitare le strutture o dirigere allenamenti, posso garantirvi che si è fatto di tutto per fargli indossare la casacca rossonera”

Sul raporto con lo staff:

“Con lo staff abbiamo detto che arriva da solo e gli abbiamo chiesto cosa ne pensassero, tutto lo staff ha dato disponibilità in blocco, quindi proponendola a Ferraro che non ha avuto remore. Ho detto anche allo staff ed al mister di contattarci se ci fossero stati problemi durante il percorso.”

“Se non fosse arrivata la certezza della sirena, avremmo rischiato di fare una cosa sbagliata ma in buona fede, se non ho la certezza di avere una sensazione, non riesco a trasmetterla. Vi ribadisco che a me il problema non sorge, ci preme che a sbagliare sia stato con voi, su noi possiamo passarci, ma con chi viene allo stadio no, chi viene col vessillo no!”

Sul nuovo nome in panchina, non si sbilancia:

“C’è un ventaglio di nomi che siamo stati costretti a ricercare, purtroppo eravamo convinti che ci sarebbe stato un risvolto negativo e col poco tempo a disposizione rischiavamo di portare altri profili non idonei per il momento, noi una scelta la pensiamo più volte. Tuttavia domani in panchina lavorerà lo staff tecnico di paolino Barone, abbiamo gran rispetto dello staff, ma posso garantirvi che il fatto che ad essere i calciatori a scendere in campo, mi da grandissima fiducia, c’è un gruppo di lavoro che da luglio sta lavorando con loro conoscendo punti di forza e debolezza di loro, chiunque arrivi oggi nello spogliatoio sarebbe stato deterrente. Lo staff continuerà sul lavoro che si stava iniziando a delineare, questa squadra ha avuto la fortuna del non capire come giocasse e ciò ci da tranquillità sul fatto che la rosa è duttile a più schemi.”

“Ho dimenticato di dire anche che il nuovo mister è stato accolto da alcuni tifosi, ammettendo che la piazza di Nocera meritava rispetto e che la scelta sarebbe comunque ricaduta lì”

Ma come ha reagito la squadra alla situazione?

Quando abbiamo comunicato l’esonero di Esposito, la squadra si è chiusa negli spogliatoi ed ha parlato, era giusto lasciare a loro ciò che è successo con annessi risvolti, noi abbiamo tutto ciò che vogliamo, ma se non si avverte ciò che è capitato il rischio sarebbe solo quello di perdersi, è fondamentale che abbiano preso coscienza di ciò che è successo.”

Sulla questione Piccioni e Parravicini:

“Piccioni ha sempre lavorato in fisioterapia e palestra e da martedì è ritornato a lavorare in campo, sta recuperando ma non ha una condizione fisica ottimale. Stesso discorso per Parravicini, che fortunatamente non ha problemi di natura tendinea o muscolare, con entrambi che sono rientrati in gruppo.”

Il DT è stato poi incalzato sulla situazione Garofalo, Venturini e sulle squalifiche:

“Su Garofalo posso dirvi che noi abbiamo un regolamento interno, i provvedimenti sono già previsti in merito degli atteggiamenti, da parte mia posso dirvi che l’arbitro ha esagerato.”

“Ho detto ai calciatori, di evitare di far gruppo per bloccare un compagno e l’arbitro potrebbe avere sensazioni sbagliate, basta una sola persona, altrimenti il referto può riportare altre cose. Bisogna però mettere la tensione di gara in conto, perché c’è chi riesce a gestirle e chi ha un modo suo di esternarle, in tutto ciò l’arbitro abbia visto qualcuno inerente all’aspetto federale altrimenti potrebbe essere una supposizione e basta (in merito al calcio alla porta), essendo l’arbitro già chiuso negli spogliatoi.”

“Venturini non ha nessun problema, la maschera è un deterrente mentale e basta, la titolarità di Fantoni domenica era una scelta tecnica a fronte di una poca tranquillità da parte dell’altro portiere.”

Infine, ha messo le cose in chiaro su un eventuale ritorno di Esposito:
“Su un eventuale ritorno di Esposito, ribadisco che c’è così poco tempo che qualsiasi pensiero con cognizione di causa sarebbe solo presunzione da parte nostra perché ciò che è accaduto ieri ci ha gettato addosso qualcosa di impressionante avendo in cantiere assieme al tecnico, in questo momento è un pensiero che abbiamo, al momento non è stato considerati per questioni tempistiche, ricordiamo che domani abbiamo una partita e mercoledì abbiamo il derby. “