Non usa il plurale per esaltarsi da solo. Quando dice noi, intende la tradizione di famiglia. E spiega: “Papa Charles era un portiere, ha giocato in Austria, venne in Italia per fare un provino col Napoli ma poi si infortunò seriamente e da quel giorno s’è messo a lavorare. Ma la passione è rimasta, io e gli altri due fratelli, uno con la Spal e l’altra con la Paganese, abbiamo seguito le sue orme e i suoi insegnamenti. Poi c’è il più piccolo che fa l’attaccante al Cuneo, finalmente un Gomis che ha cambiato ruolo. Papà è morto l’anno scorso, un gran dolore che ha unito ancora di più i figli”. Maurice Gomis parla della carriera: “Grande esperienza al Toro, poi la D, l’ultimo anno al Cuneo con Iacolino, bel campionato sotto tutti gli aspetti. Sono stato a Messina fino a qualche giorno fa ma notavo troppo ritardi, appena s’è fatta viva la Nocerina son venuto di corsa. E’ la prima volta al sud, per me un esame, so del calore della passione di Nocera e nocerini. Cercherò di meritarmi tutto”.
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