• Dom. Mag 5th, 2024

Non amo l’8 marzo, la considero una festa commerciale e quasi inutile. Chi ama le donne, le festeggia e le rispetta tutti i giorni. L’amore per una donna è come l’amore per una squadra di calcio, un qualcosa che ti illumina a prima vista e che non cambierà mai. Per dimostrare l’amore e il rispetto non c’è bisogno di un 8 marzo, di un 1 febbraio,di sventolare una mimosa o una bandiera.
Sinceramente non ho mai amato questo giorno per innumerevoli motivi. Primo fra tutti poiché secondo  il mio modesto parere dedicare un giorno alle donne è come lavarsi la coscienza e dire “come fai a dirti che sei discriminata se ti dedichiamo una festa”. Fortunatamente non sono il solo ma molte donne sono d’accordo con quello che dico. Fin quando ci sarà questa specie di festa, si darà adito a tante interpretazioni e le donne non saranno mai veramente libera. Per puntualizzare, poi, non sarebbe neanche questo il giorno da festeggiare in quanto il famoso incidente che avvenne a New York l’8 marzo del 1908 è un falso storico. L’anno dello scoppio della fabbrica tessile è da ricondurre al 1911. 

Ora vi starete chiedendo ma cosa centra tutto questo con la Nocerina e invece vi sbagliate. Da quando siamo piccoli viviamo nel mito dell’amore a prima vista (non ditemi che non è così perché non vi credo). Quella passione che ti travolge all’improvviso e che non riesci a spiegarti quando magari ti dicono “ma come fai a stare con quella persona o a tifare per questa squadra”. La risposta non c’è, non si può spiegare. Questo è un discorso che vale tra uomo-donna ma che vale anche tra uomo o donna e una squadra di calcio. Per chi non lo ha mai provato, è difficile, quasi impossibile spiegare l’intensità, quasi la totalità di questo rapporto così puro. Dal simbolo ai suoi colori  è un qualcosa che entra a far parte di te, che condiziona la tua vita, a volte il tuo modo di essere ma anche il rapporto con le persone. Conosco tantissimi che hanno cambiato compagni e compagne ma non conosco nessuno che abbia cambiato la propria squadra, che abbia ammainato una bandiera per sventolarne un’altra. Per questo considero da sempre la passione per la nostra squadra un qualcosa di assoluto, di totalizzante. Soggetto sicuramente ad alti e bassi, ad allontanamenti e a riavvicinamenti, ma senza mai allontanare definitivamente a quel primo amore. 

La Nocerina come sapete è nata il 1 febbraio 1910 e puntualmente ogni anno si scende in piazza per festeggiare questo evento. Ma l’amore per la Nocerina è un qualcosa che ci portiamo dietro e dentro ogni giorno e non abbiamo bisogno di quel giorno per sentirci molossi. È un qualcosa che manifestiamo apertamente andando allo stadio o in modo più privato restando a casa a soffrire, ma la mente va inevitabilmente lì, in quel luogo in cui si decide la vittoria o la sconfitta, ma non il destino di quell’amore. Perché non sono le sconfitte a spegnere l’amore, non è la categoria a cambiare quello che c’è tra noi e la nostra amata. Contro tutto o tutti ognuno a modo suo, è rimasto legato a questo ideale e a quell’amore incondizionato Già, perché chi ama davvero non dimentica nulla, ricorda tutto di quel primo incontro: dalle immagini, ai suoni, dal profumo e al sapore di quella giornata nonostante magari siano passati anni da quel primo incontro. Per questo non ho bisogno di un giorno specifico di dimostrare ciò che veramente provo per le donne. La nostra Nocerina e le nostre donne dovrebbero essere festeggiate sempre e comunque.

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