• Gio. Mag 2nd, 2024

Nocerina tre anni di gestione fatta a pan e puparuol

DiSalvatore Prete

Dic 16, 2021

* Il titolo scelto per l’articolo voleva solo far sintetizzare la gravità sia dal pensiero che dalle parole, e  per ridare un peso al linguaggio

Caro Presidente Maiorino in questi tre anni di scelte incomprensibili e di una gestione scellerata che parte dalla volontà di disimpegno suo e transita attraverso realtà e personaggi  che alla fine per incapacità, menefreghismo o errori macroscopici che stanno portando alla fine ingloriosa della societa Molossa   in un silenzio assordante lungo ormai quasi da due anni ricordando ancora le sue ultime paroli del 02 FEBBRAIO 2020 in quel di Bitonto dopo una delle tante umiliazioni subite  perdendo  0-4.

Siamo stanchi

Siamo STANCHI delle continue vertenze anche di poche migliaia di euro che continuano ad arrivare infangando il nome di una società gloriosa.

Stanchi di subire il suo silenzio senza renderci conto a noi tifosi come se la NOCERINA fosse di sua proprietà non abbiamo mai chiesto  vittorie ma chiarezza e rispetto, quelli sì ma da parte sua non abbiamo mai avuto risposte.

“I tifosi  non sono spaventati dal ripartire dal basso, lo hanno fatto tante volte con orgoglio e passione, i tifosi sono spaventati invece dalle prospettive di gestione della ripartenza, su questo non è più tempo di tergiversare chi deve farsi da parte lo faccia, chi ha intenzioni serie le spieghi, chi gioca con le quote societarie la smetta. Tanti tifosi non si riconoscono più in questa società quando invece il senso di appartenenza è sempre stata la grande forza dei supporters della Nocerina 1910 La città ha ancora  la possibilità di rilanciarsi  può farlo anche nel calcio, basta essere seri, sinceri e onesti, caratteristiche di fronte alle quali la gente  è pronta a supportare e sostenere progetti e persone”.

Ormai Non c’è altro tempo da perdere. Con un sussulto di dignità, si dia subito una svolta alla guida societaria, per salvare la matricola 1910 che alimenta un viscerale attaccamento ai colori rossonerii che rappresentano qualcosa di più di un simbolo della nostra città”.

Inutile dire per strada voglio essere sicuro che la società vada in buone mani altrimenti non mollo, Caro presidente proprio da Lei queste paroli di benismo non ci appartengono, ormai siamo giunti a  credere che peggio di cosi  ci sia solo il nulla e se cosi sia che ben venga.

La storia Molossa  ha già visto momenti difficili nella sua storia centenaria  che l’hanno  messa alla prova. In tutti questi casi  ci siamo trovati, così come ora, ad un bivio interiore e materiale: sopperire o lottare e rinascere.

E ora pare che sia arrivato il momento  di LIBERARCI PER SEMPRE.

FINO ALLA FINE FORZA MOLOSSI

* Il titolo scelto per l’articolo voleva solo far sintetizzare la gravità sia dal pensiero che dalle parole, e  per ridare un peso al linguaggio