• Dom. Mag 5th, 2024

Riccardo Bolzan a Nocerina Live: “ La Nocerina sarà una squadra competitiva”

Nella trasmissione di ieri sera “Nocerina Summer Live”  su Nocerina Live abbiamo avuto come ospite il nuovo direttore sportivo della Nocerina Riccardo Bolzan, al quale abbiamo posto delle domande.

Quali sono state le sensazioni nel ritornare a Nocera anche se non più da giocatore ma da direttore sportivo ?

Nel ritornare a Nocera c’è un emozione enorme per l’incarico e l’investitura che sto ricoprendo in questa società  da alcuni giorni . La prima volta che sono tornato a Nocera è stato il 4 Giugno, quindi alle riapertura delle frontiere regionali per il COVID, ma i contatti con la società della Nocerina erano iniziati nelle settimane precedenti. Chiaramente è stata un emozione enorme e ho dovuto avere anche bisogno di alcuni giorni per realizzare  e per rivivere determinate sensazioni. Mi sono accorto che in città ci sono le stesse sensazioni e la stessa fame di calcio di quando la Nocerina era in serie C, quindi ciò significa che è una passione intatta a prescindere e che non conosce nessun tipo di condizionamento”

Dopo aver giocato a Nocera quale è stata la prosecuzione della sua carriera di calciatore?

“Dopo Nocera ho giocato a Benevento e ho affrontato la Nocerina del terzo anno di Auteri. Dopo ho avuto una brevissima esperienza a Pagani. L’anno dopo ho avuto una esperienza nel calcio dilettantistico campano perché ho giocato in Eccellenza a Sorrento. Dopo l’esperienza nella costiera sorrentina sono tornato in serie C con la Torres e il Messina. Ho terminato la carriera nella stagione 2017/2018 con una esperienza molto intensa e formativa in serie D, a Campobasso, in quanto ho vissuto una annata non molto semplice e parecchio travagliata. Ho preso la decisione di terminare la mia carriera di calciatore in maniera ponderata non tardissimo a trentaquattro anni. Anche perché l’usura fisica è stata una componente di non poco conto e le dinamiche del calciomercato ponevano il mio ruolo di terzino sinistro difficilmente collocabile. Stavo comunque già immaginando la mia carriera all’interno del calcio in un ruolo diverso già da un po’ di tempo.”

Quindi hai smesso l’attività di calciatore e hai incominciato quella da direttore sportivo. Come sei arrivato a Nocera?

Faccio una premessa ho sempre immaginato il mio futuro dopo il calcio giocato avevo scisso l’attività di campo da quella fuori dal rettangolo di gioco. Tante volte ci si immagina come allenatore e ciò è il primo pensiero dei calciatori che vogliono rimanere nell’ambiente mentre io per attitudine mi sentivo più portato per un’altra carriera e chiaramente per mansioni dirigenziali. Ho preso una decisione e mi sono formato in funzione di determinate scelte lavorative, in quanto non si può decidere da un giorno all’altro di operare come direttore sportivo ma richiede un periodo di adattamento e una formazione che trovavo doverosa prima di tutto anche per propormi su un profilo credibile. Quindi è stato importante anche una formazione in ambito dirigenziale, in quanto io sono collaboratore nella gestione sportivo in quanto il ramo dell’ADISE. Quindi sono qualificato nell’agire per conto delle società della Lega Nazionale Dilettanti maturando competenze nell’organizzazione, amministrativo e ovviamente anche di direzione sportiva. Tutto ciò è l’anticamera del corso da direttore sportivo professionista ma funzionale per quello che è la categoria dilettanti, specifica per la serie D che ha chiaramente tante sfaccettature ben diverse dal mondo professionistico. E’ una materia quella dei dilettanti che va conosciuta bene perché comunque non ha poche sfaccettature”.

Chi sarà l’allenatore della Nocerina nella prossima stagione calcistica?

Spesso appena decretata l’ufficialità di una direzione sportiva si pensa anche a quello che sarà lo staff tecnico. Credo che i tifosi della Nocerina sappiano che a prescindere dalla scelta di quella che è stato il direttore sportivo, il presidente Maiorino nelle scorse settimane ha investito Cavallaro come capo allenatore sono palesi, sono delle cose di cui ero a conoscenza nei primi contatti. Cavallaro chiaramente è una bandiera storica della Nocerina, non ha bisogni di presentazioni è una persona che conosco da dieci anni, praticamente da quando sono venuto a Nocera come calciatore e parecchie volte si siamo confrontati parlando di calcio. E’ stato chiaramente anche Cavallaro un sostenitore di una mia candidatura, per questo chiaramente lo ringrazio, ma credo che anche lui sia convinto di questa decisione del presidente di affidarmi il ruolo di direttore sportivo  perché crede in me e nel mio operato”

Chi saranno i calciatori della scorsa stagione calcistica che saranno riconfermati?

“Premesso che sarà un mercato sicuramente condizionato da tutto ciò che è accaduto nei mesi precedenti, cioè la pandemia, che ha scombinato le nostre vite sotto ogni aspetto. Ci stiamo in tutti i modi dando una regolata nella nostra vita quotidiana e chiaramente anche il mondo del calcio ha subito tutto ciò. La lega calcio sta gestendo il tutto nel modo più responsabile e ovviamente tutti gli addetti ai lavori tengono conto di quelle che sono le situazioni che si stanno determinando specialmente nei regolamenti. In questi giorni fino alla settimana scorsa si sono delineate alcune cose come sentenziare determinati verdetti per quanto riguarda le classifiche, stabilire determinate regole per quello che è il prosieguo della serie D, che è quello che ci interessa, e tutta una serie di fattori che poi andranno a condizionare l’operato di tutti gli addetti ai lavori. E’ chiaro che si passerà da settimane di riflessione da parte dei dirigenti delle società, da parte dei procuratori dei calciatori , siamo ancora molto lontani da una ripresa del calcio giocato che non avverrà prima di tre o quattro mesi. Chiaramente mi sono confrontato con qualcuno, ma dobbiamo pensare come se ci troviamo non più tardi della fine del campionato quando di solito un campionato si conclude e ci si ferma per riflettere. Quindi in sostanza c’è più tempo per potere programmare in modo ponderato. L’argomento riconferme e comunque valutazione di ciò che è stata la stagione scorsa è per tutti il primo pensiero. Io sono documentato in modo dettagliato su ciò che è stata l’ultima stagione della Nocerina, in quanto l’ho già seguita durante il campionato e quindi conosco tutto in modo preciso. Uno dei primi aspetti è fare delle valutazioni insieme all’allenatore e al presidente, confrontarsi con loro su quelle che sono state le proprie impressioni da cui trarne le dovute considerazioni. Detto ciò la Nocerina è stata composta da un parco giocatori tra over e under che sono chiaramente in una situazione dal punto di vista del tesseramento federale che permette loro di essere innanzi tutto artefici del loro destino. Quindi non è come i professionisti che ci sono calciatori sotto contratto e poi la società determinare quello che è il loro destino a prescindere dalla loro volontà. Insomma se un giocatore vuole andarsene e la società lo vuole trattenere ha sempre forza il volere della società tra i professionisti. Nei dilettanti non esiste tutto ciò ma ci sono chiaramente le relazioni umane e quindi poi le susseguenti valutazioni. E’ chiaro, che l’argomento riconferme o non, e la valutazione di ogni profilo dei componenti della rosa della scorsa stagione saranno argomenti di discorsi in queste ore e in questi giorni.”

Tra i calciatori riconfermati della scorsa stagione ci sarà Liurni?

E’ un argomento che sta a cuore dei tifosi della Nocerina e mi meraviglierei il contrario. Le sensazioni che ha suscitato Liurni nella scorsa stagione, le posso soltanto immaginare in quanto sono state vissute da lontano. Liurni è un calciatore che l’anno scorso ha emozionato i tifosi, è un calciatore che si i tifosi hanno voluto bene e ha avuto un rendimento incredibile perché ha inciso molto in campionato. Non nascondo che sono in contatto con l’agente del calciatore per valutare una sua riconferma e chiaramente non escludere ogni variabile che lo riguarda. Liurni è chiaramente oggetto di valutazioni ma chiaramente la sua è una riconferma di partenza da parte di chi ha il potere decisionale in società. Ma soprattutto vorrei riconoscere a Liurni quanto è stato importante l’anno scorso. Il calciatore è stato determinante non tanto nella bellezza delle sue prestazioni e dei suoi gol, ma nell’essere tremendamente decisivo in diciotto punti su ventisette di quello che è stato il punteggio dell’anno scorso della Nocerina. La Nocerina l’anno scorso ha vinto sei partite, di cui cinque per uno a zero sempre con un gol di Liurni e  pareggia tre partite in rimonta nei minuti di recupero del secondo tempo con altrettanti gol di Liurni. Tutto ciò è segno di un giocatore che è stato decisivo e ha avuto un peso importanti nelle sorti della salvezza della Nocerina in serie D. Onore a quello che ha fatto e anche un ringraziamento perchè se sono qui in questa categoria devo molto a calciatori come Liurni. Chiaramente non conoscerei la materia se non pensassi che Liurni quest’ estate non avesse gli estimatori, come ha già avuto dei contatti perché tra operatori si conosce tutto ciò. Mi sarei meravigliato del contrario e soprattutto ritengo che Liurni ha delle ambizioni perché è un ragazzo che ha dimostrato le sue qualità. E’ un ragazzo chiaramente giovane che ha un futuro davanti, ha ventisei anni, non è neanche ancora nel pieno della sua maturazione calcistica che probabilmente si ottiene sempre verso i ventotto-trenta anni, dove si è integri fisicamente se si è stati professionali e si raggiunge magari un livello di consapevolezza maggiore. Liurni è arrivato a Nocera come un perfetto sconosciuto dopo una stagione abbastanza anonima nell’anno precedente, e chiaramente ora beneficia per quello che ha fatto in questa stagione, della considerazione tra gli addetti ai lavori che lo considerano un calciatore da prima fascia e chiaramente un calciatore che può ambire già a una categoria superiore. Dobbiamo considerare tutti questi aspetti e far capire a Liurni perché è importante per lui proseguire la sua carriera con la Nocerina e consolidarsi anche per una sua ambizione professionale e ritrovarsi ancora più competitivo magari tra dodici mesi”.

Sicuramente ora Bolzan non si può sbilanciare ma si può avere un indizio sul tipo di squadra che la Nocerina sta allestendo per la prossima stagione?

“Credo che il presidente Maiorino nelle scorse settimane abbia esternato delle dichiarazioni, che sono dovute dal sentirsi sollevato di un finale di stagione con un epilogo che possiamo considerare positivo. Comunque la scorsa stagione  ci è stato il serio rischio di retrocedere, in quanto salvarsi con gli stessi punti di altre due squadre ed essere l’unica a beneficiare di una salvezza, è qualcosa in questo momento dobbiamo in maniera realista considerare un patrimonio. La cosa importante in questo momento è ritrovarci a parlare di serie D, questa è la nostra attualità, può essere una cosa che scoccia ai tifosi ma è la realtà e bisogna affrontarla con realismo. Se alcune esternazioni del presidente Maiorino sono state interpretate come qualcosa di poca opportuno, per come l’ho conosciuto in queste settimane, credo di avere inteso bene le sue parole. Chiaramente vuole migliorare quello che è stato il passato recente di questo club. Questa è una categoria che ha un format molto discutibile, in quanto la serie D ha i playoff che non hanno una valenza e già questo è un grosso problema. Questo ti impone che se non parli di mantenere la categoria automaticamente devi parlare di qualcosa altro, però chiaramente in una valutazione che non lascia nulla al caso bisogna tenere conto non solo le ambizioni della società, ma anche di considerare quello che è la forza delle squadre che affronti. Noi sappiamo bene che alcune squadre dispongono di risorse che sono illimitate e che potrebbero già essere dei grandi club di serie C. Poi le classifiche non le fanno i budget, non le fanno le risorse o i curriculum dei calciatori che acquisti. Per fortuna c’è il campo, c’è il lavoro come ad esempio il Sorrento di quest’anno, che è andato oltre ogni rosea aspettativa, in cui chiaramente hanno influito alcune componenti tra cui la competenza che riesce a sopperire a tante cose. E’ bene puntualizzare tutto ciò che non significa smorzare gli entusiasmi, ma semplicemente guardare la cosa dal punto di vista attuale. C’è una considerazione da tenere conto, e che penalizza quelle che sono le compagini di serie D in Campania. In Campania ogni squadra fino alla composizione dei gironi non sa in quale girone compete e di conseguenza chi saranno gli avversari. Di solito c’è una regola non scritta, ma che è consuetudine per le squadre campane è quella di non partecipare per tre anni di seguito nello stesso girone. E’ il motivo per il quale ad esempio il Sorrento ha fatto il girone H negli ultimi due anni dovrebbe per regola finire nel girone I. La Nocerina, per questo motivo, avendo fatto nell’ultimo biennio, un anno il girone I e un anno il girone H, per questo motivo non è escluso che possa fare sia questo girone che l’altro, ma addirittura anche il G che è stato il girone della Turris quest’anno. Solo dopo aver saputo il girone che si affronta si può valutare quale è la concorrenza delle altre squadre. La realtà è che dal 2015, cioè da quando il Savoia vince il girone I, nei due gironi, cioè quello H e quello I, non c’è mai stata una campana che abbia vinto questi gironi. Le squadre campane messe insieme hanno vinto due campionati negli ultimi due anni. Quest’anno ha vinto la Turris con otto giornate di anticipo, quindi qualcosa che il campo non aveva ancora determinato e l’ha vinto l’Avellino l’anno scorso e hanno fatto entrambe il girone G.

Quale è il budget previsto per questo campionato? E se il presidente Maiorino non manterrà le promesse fatte in questi giorni, cosa farai?

“Premesso che il mio compito è valorizzare al meglio quelle che sono le risorse messe a disposizione. In quello dovrò giustificare quello che è stata la scelta fatta dal presidente dando fiducia alla mia persona e se la mia competenza può essere funzionale a quello che possono essere gli obiettivi che ci si può porre. Non ci si può porre degli obiettivi definiti per i motivi di poco fa sul girone che dovremmo affrontare. Qualsiasi siano le risorse di cui si può disporre starò alla strategia e al modo in cui queste risorse verranno impiegate.  Le risorse verranno impiegate sicuramente con oculatezza senza lasciare nulla al caso. Per fare tutto ciò c’è un lavoro costante, mi sono messo ufficialmente al lavoro da sabato e sarà un lavoro intenso. Mi dovrò imporre, questo sarà il mio dovere, di sfruttare al meglio quelle che saranno le risorse a mia disposizione. Ho la sana preoccupazione costante di andare ad operare con oculatezza soprattutto considerando ogni aspetto e ogni variabile. E’ una sana preoccupazione, che è proporzionale all’entusiasmo che ho nell’affrontare questa avventura. Tutto ciò poi porta ad isolarmi quanto più è possibile e pensare al mio lavoro, ma chiaramente sempre tenendo conto di quanto tutto ciò possa avere una risonanza altrimenti non si fa bene. E’ bello il momento in cui si respira la passione quando si ottengono i risultati, diventa gratificante. Poi è anche giusto che ci sia l’altra faccia della medaglia cioè quello di sentirsi sempre in discussione, e sentire comunque un popolo sportivo che ha un cuore che pulsa, e quindi ti fa percepire cosa è la Nocerina per ogni sportivo di Nocera. Non voglio fare intendere che non si hanno idee chiare sul budget semplicemente è qualcosa che non ha nessun senso sbandierare in modo che è superfluo. Chiaramente stiamo considerando che stiamo a novanta o a cento giorni dall’inizio del campionato, quindi nel frattempo in giro potrà succedere tutto e di più. Auguriamoci innanzi tutto che si possa riprendere senza alcun condizionamento che non possano essere più interruzione di questo tipo, di scongiurare innanzi tutto ciò. Poi chiaramente si lavorerà con oculatezza, quindi non è volere essere vaghi ma semplicemente essere ermetici. Vi porto un esempio. Un mio pensiero costante in questi primi giorni sono gli under, perché chiaramente scombinano gli equilibri di un campionato diventano penalizzanti se sono di scarsa qualità, sono almeno quattro undicesimi stabilmente in campo in tutto il campionato e di conseguenza vanno a comporre anche numericamente quando si opera con criterio almeno la metà dello spogliatoio se non anche di più. Si sta vivendo un momento del mercato che ha delle variabili a cui noi non abbiamo mai assistito, nemmeno il direttore o addetto ai lavori più scavato di questa categoria, non ha mai dovuto affrontare un momento come questo nel quale se veramente la stagione per i dilettanti inizia il primo di luglio, federalmente per i professionisti inizia il primo di settembre. Quindi assisteremo a due mesi che per noi sono un inizio di stagione, per i professionisti è ancora stagione vecchia. Di conseguenza significa che anche nell’interazione con i club professionistici dei quali chiaramente ci si serve, e dai quali si attinge spesso dei giovani di serie, perché chiaramente sono un serbatoio importante, anche se si prendono degli accordi verbali durante il corso di queste settimane con alcuni addetti ai lavori che lavorano per conto di società professionistiche in merito al trasferimento di giovani in prestito e poi ritrovarti al 20 di agosto dopo aver preso degli accordi a interfacciarsi con delle figure che quel club professionistico ha cambiato. Magari sostituendo quelle figure con dirigenti che hanno altre strategie, altri punti di vista quindi queste sono tutte delle variabili di cui bisogna tenere conto e chiaramente poi agire di conseguenza perché è un mercato in cui ci si può muovere dal primo di luglio. Anche in questo è strategia e anche in questo è bene essere ermetici, perché i dirigenti più esperti fanno uscire le notizie che vogliono loro magari il contrario di quello che è la realtà. Poi la cosa che realmente interessava era che quando si incominciava a giocare il lavoro era buono e capirlo anche con i risultati. D’altronde finiremo per vivere cinque mesi senza calcio e per la passione che abbiamo tutti quanti, abbiamo dovuto fare necessità virtù e ci ritroviamo a parlare di calcio in questo momento. Dovevamo seguire gli europei invece riempiremo la nostra estate con i campionati di serie A e serie B e in tutto ciò lavoreremo con il massimo della saggezza   ”

Si farà una seria politica per quanto riguarda il settore giovanile e quali saranno i progetti della società in merito a ciò?

“Il settore giovanile è a cuore della società e va dell’immagine di questo club che è quello di andare a considerare ogni aspetto di quello che può essere il calcio giovanile. Io chiaramente mi occuperò della direzione sportiva della prima squadra quindi se uno vuole pensare in maniera riduttiva non dovrebbe guardare tutto quanto il resto. Credo che in un club che funziona ci debba essere una totale interazione tra prima squadra e settore giovanile. Mi sento anche la responsabilità di collaborare nella creazione di una società che debba organizzare anche quello che non vive dei riflettori, come è  l’organizzazione del settore giovanile. Si stanno delineando alcuni aspetti organizzativi in questi giorni ci sarà tanto lavoro per quanto riguarda la parte logistica e organizzativa, funzionale e di strutture, che dovrà essere sistemata per creare un quadro chiaro di quello che sarà la Nocerina di quest’anno. Tutto ciò dovrà avvenire non solo per la prima squadra ma anche per i settori giovanili e sono aspetti determinanti e urgenti ancora di più delle scelte tecniche dei calciatori. Il mio pensiero è considerare tutto questo e interagire il più possibile con tutti gli interpreti che comporranno questo contesto di lavoro, dal primo dei calciatori al magazziniere o al responsabile dello staff sanitario, perché ci deve essere una sinergia totale per pensare a un contesto competitivo”.

Quindi non fa proclami che tipo di squadra ci dobbiamo aspettare?

“ Le due Nocera insieme fanno 70.000 abitanti e una buona parte sono tifosi della Nocerina, chiaramente vorrebbero delle certezze, ma che nessuno sarebbe in grado di dare ad oggi. Io mi ricordo stagione 2016/2017 era la Nocerina appena promossa in serie D con Maiuri allenatore, un ottimo professionista per la categoria che aveva dei trascorsi importanti, ricordo non dei proclami ma un attesa spasmodica in quanto stavano arrivando calciatori importanti in quel momento, fu poi una stagione competitiva terminata al terzo posto, ma una stagione iniziata in un modo molto negativo. Quindi poi tutti i proclami dell’estate andavano a farsi benedire perché poi c’era il campo e c’erano le difficoltà che capitano anche se ci si poteva poco nascondere in quel momento. Il discorso di non fare proclami in questo momento non è negativo perché ripeto la società ora non sa contro chi compete. La Nocerina dell’anno che vinse il campionato di serie C e fu promossa in serie B, è chiaro che sto parlando di una categoria diversa, ma con i dovuti paragoni capiamo quello che è stata la strategia di quella stagione. Era una società che in estate aveva puntato a un costo contenuto con dei calciatori impensabili in quel momento. Penso a Castaldo, a De Liguori, a Piergraziano Gori che avevano una qualità in quel periodo e per la loro generazione come considerazione erano dei calciatori che potevano guadagnare il doppio in un altro contesto, scelsero la Nocerina per tutta una serie di presupposti e su quello chiaramente si è costruito una stagione competitiva. Sei titolari degli undici calciatori con maggiore minutaggio l’anno precedente giocavano in C2, tutto ciò per fare capire quanto è stato importante la competenza di chi ha operato in modo saggio. Ricordo un direttore sportivo debuttante a quell’epoca, magari mi conforta anche il pensiero di questo. Pastore era un direttore che pensava al calcio già da un po’ di tempo, ma ha costruito quella squadra smettendo di giocare un mese prima, e aiutato anche da uno staff tecnico strepitoso potè fare un campionato eccezionale. Era una squadra pensata bene non che costava o che servisse fare proclami. I proclami li lasciavano al Benevento o alla Cisco Roma poi i risultati sono stati diversi”

Che profili di calciatori prenderà la Nocerina?

“ Ho le idee chiare o meglio sono in continua evoluzione se si lavora tante ore al giorno è perché le considerazioni si cambiano, si evolvono e si adatta a quelle che sono le sensazioni che si hanno nelle interazioni con i calciatori e con i loro procuratori. A volte magari si imposta una strategia e ti auguri che possa andare tutto per il verso giusto, che possa dipendere solamente da te, ma poi ci si scontra anche con quello che sono le condizioni degli altri. Studio molto i movimenti dei calciatori, la carriera dei calciatori anche per capire in quale momento vai a prenderli. L’esempio di Liurni, che abbiamo parlato di lui prima, è un calciatore che era altrettanto competitivo dodici mesi prima di venire a Nocera, probabilmente però non è stato messo in quelle condizioni e forse anche chi ha valutato l’inserimento di Liurni nella rosa dell’anno scorso probabilmente può anche aver tenuto conto il fatto che veniva da una stagione in chiaro scuro e quindi questo permetteva di valutarlo a condizioni che erano più accessibili. Quindi tenendo conto tutti questi aspetti, oltre poi pesare nelle relazioni e nell’interazione diretta con il calciatore e con quelli che sono le sue sensazioni, è chiaro che l’obiettivo è di comporre un organico di calciatori che sognano di venire alla Nocerina e mostrano rispetto anche solo per questo accostamento o considerazione.”

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