Nicola Talamo è uno dei calciatori riconfermati dalla Nocerina della scorsa stagione agonistica. Oggi è ai microfoni nella sala stampa per raccontarci le emozioni e le impressioni avute in questa prima giornata casalinga.

Non siete i senatori anagraficamente della squadra però siete stati da esempio in campo per i più giovani. Cvi sentite tra i laeder della squadra

“Io l’anno scorso ho vissuto un’annata particolare a Nocera tra infortuni, squalifiche e Covid ho giocato poco quindi non mi sono potuto mettere abbastanza in mostra. Quest’anno ho cercato di incominciare la stagione fisicamente al top e cerco di dare il massimo contributo in tutte le partite che siano novanta minuti o pochi minuti”.

Sembravate abbastanza stanchi  alla fine della partita

“Penso che abbiamo corso abbastanza, ci siamo abbassati un po’ anche noi e cercavamo di ripartire perché loro giocavano abbastanza alti con la difesa e abbiamo giocato un calcio diverso da quello che proponiamo sempre anche perché la prima volta al San Francesco e ancora le dimensioni del campo sono diverse quindi abbiamo fatto un po’ di fatica rispetto alle altre partite però l’importante è che abbiamo portato i tre punti a casa e pensiamo al Brindisi la settimana prossima”

In giro Talamo si parla di un altro attaccante: non c’è modo migliore per allontanare le voci con il goal. Sei stato uno dei più cinici oggi

“Sicuramente servirà un altro attaccante anche come numero perché siamo abbastanza contati in questo momento. Per il resto cerco di dare il massimo poi non sono un bomber da 20 goal ma cercherò di fare il meglio possibile. Cercherò di dare il massimo. I goal come oggi fanno sempre bene. Il mister voleva un attaccante che attaccasse la profondità perché il Francavilla gioca abbastanza alto con la difesa e nel secondo tempo ho rischiato e per fortuna ho segnato”.

A chi dedichi il goal?

“Dedico il goal a mia figlia e ai miei amici che sono venuti al campo oggi e alla gente che è venuta al campo”

Una curiosità chi prende il fallo di rigore lo calcia o c’è una priorità?

“Diciamo che il mister decide chi sono i rigoristi e sulla carta eravamo io e Simonetti. Ma Simonetti mi ha chiesto di calciarlo e l’ho fatto calciare”.

Che effetto le fa di segnare e andare ad esultare sotto la curva

“Sicuramente è una bella emozione esultare sotto la curva perché il primo anno senza tifosi era dura  e vedere il calore dei tifosi è davvero bello anche se non erano molti”.