• Ven. Apr 26th, 2024

GAROFALO a NL: “Contro il Fasano promettiamo molossi che vorranno togliersi gli schiaffi dalla faccia. Natale? Ieri ci ha riempito il cuore…”

Ecco l’intervista al capitano dei molossi Agostino Garofalo che ha parlato di Cerignola, Fasano e di GiancarloNatale

Agostino ieri sconfitta che brucia perché siete stati sopra per due volte. Una tua disamina sulla gara?
“Siamo andati li consapevoli dei nostri mezzi con tutta l’umiltà perché incontravamo la prima della classe. Squadra forte, campo difficile ma abbiamo iniziato benissimo la partita. Abbiamo fatto i primi 20 minuti con un calcio espresso veramente bene sorprendendoli. La partita è stata giocata e a mio avviso compromessa o indirizzata verso il Cerignola per una svista dell’arbitro, il giocatore del Cerignola mi aveva riferito che era convito che l’arbitro l’avesse ammonito per simulazione, dispiace perché potevamo prendere un punto prezioso per noi in ottica play off. Adesso entriamo nell’ultimo mese visto che il 15 maggio finisce tutto. Si parla di 40 giorni, ogni punto è linfa, siamo li in tre/quattro squadre per i play off, bisogna mettere da parte questa sconfitta che brucia, al di la che sia arrivata facendo una buona prestazione in casa della capolista. Dobbiamo pensare a questa che per noi domenica è una finale e sappiamo quanto vale per noi questa partita, ricordiamo tutti un girone fa cosa è successo, questa partita l’abbiamo segnata in rosso. Sono tutte importanti le partite ma questa qui ha un sapore diverso per quello che abbiamo passato dopo l’andata e sono punti vitali essendo una nostra diretta concorrente in classifica”.

Adesso c’è subito un’altra partita difficile al San Francesco contro il Città di Fasano che vale molto in termini di classifica, ma non solo. C’è da vendicare la sconfitta umiliante del 6-1 all’andata?
“Assolutamente, la solita frase tutte le partite valgono tre punti, una vale l’altra, questa per noi vale più di un derby, siamo carichi. Quella di Cerignola l’abbiamo accantonata e siamo concentrati per la partita di domenica. Voglio approfittare di questa intervista perché prima viste le tante vicissitudini che tutti sappiamo, non abbiamo mai avuto modo di scusarci pubblicamente con la città e i tifosi. Voglio approfittarne adesso in questa intervista da capitano, non c’è miglior modo di affrontare questa squadra che ci ha rovinato una stagione, li aspettiamo domenica e non c’è una partita più bella che si prepara da sola e non vediamo l’ora di scendere in campo e di togliere gli schiaffi che ci hanno tirato all’andata in faccia. Io da capitano della squadra non posso promettere risultati, sicuramente gli undici che andranno in campo, l’allenatore e gli altri miei nove compagni che andranno in panchina saranno venti molossi assettati di sangue. L’unica cosa che posso garantire ai tifosi, non vediamo l’ora di scendere in campo e di togliere gli schiaffi dell’andata con l’umiliazione pesante, partendo da me capitano fino al magazziniere”.

In questo rush finale conterà molto anche la condizione fisica. Come vi sentite fisicamente? E tu personalmente? 
“La squadra sta bene, l’ha dimostrato anche ieri contro il Cerignola, forse siamo calati o abbiamo regalato quaranta minuti al Cerignola, ma ieri ha reagito bene. Purtroppo il calendario è questo: ci sono queste partite contro squadre forti, ravvicinate e in tre giorni. Dobbiamo ricaricare subito le batterie, soprattutto la testa. Quando la testa va, vanno anche le gambe. Siamo carichi a mille e anche dopo una sconfitta vorrei approfittare per fare tanti complimenti al nostro neo presidente Giancarlo Natale”. 

Cosa vi ha detto alla fine del match contro il Cerignola?
“E’ entrato dicendo che abbiamo fatto una grande partita, tanto di capello che giocavamo contro una signora squadra, dal suo punto di vista non è stato assolutamente una partita di dilettanti ma di professionisti. Ci ha riempito il cuore, ci ha caricato, da quando è arrivato è una persona che col suo entusiasmo è contagioso ed ha contagiato la squadra facendoci fare quel filotto che poi abbiamo fatto. Sentiamo la società vicino a noi, sappiamo nei due mesi precedenti all’avvento degli americani cosa ha passato questa squadra. Adesso siamo sereni e pensiamo solo a giocare a calcio. Sa dire la parola giusta al momento giusto, vogliamo renderlo orgoglioso sia lui che la grande piazza di Nocera che sappiamo tutti che deve stare in altri palcoscenici”.

Dopo la cessione alla nuova società americana, è tornato l’entusiasmo a Nocera con un folto numero di pubblico presente sugli spalti. E’ bello rivedere i tifosi colorare il San Francesco?
“Ti danno quel qualcosa in più. Non è una frase fatta che loro siano il dodicesimo uomo: è uno spettacolo. Non me ne vogliano gli amici di Cerignola che stanno al primo posto, ma ieri non c’era paragone col San Francesco. Per noi è un vanto indossare questa maglia e da qui alla fine dobbiamo dare tutti più del 100% per raggiungere l’obiettivo che fino a dicembre/gennaio era una cosa impensabile. Abbiamo passato mesi di sconforto dove una cosa banale ti faceva crollare e si pensava a tutto tranne che allenarsi o a pensare all’avversario di turno che arrivava la domenica. Adesso con calma si è sistemato tutto e la squadra sente che c’è un futuro davanti e lo sta rispecchiando poi con le prestazioni in campo”.

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