• Sab. Apr 27th, 2024

Nel corso della seconda puntata de “La Nocerina Siamo Noi”, un programma targato Nocerina Live in onda tutti i lunedì dalle 21 alle 22 sulla nostra pagina ufficiale facebook, è intervenuto l’ex attaccante della passata stagione Errico Marcucci che ha parlato di questo campionato non facile che sta affrontando la Nocerina e ha ricordato tutti i suoi momenti fantastici nella passata stagione. Queste le sue parole



Errico innanzitutto come procede questo inizio di stagione con il Fc Sorrento?

“Per adesso sta procedendo bene. Ci troviamo nel gruppetto di testa ad un punto dalla vetta. Domenica abbiamo uno scontro diretto dove speriamo di vincerlo”.

Ritornando alla tua ex squadra: la Nocerina. Si poteva fare di più oppure è un buon inizio di campionato?
“Sicuramente poteva iniziare meglio. Peccato per quelle due sconfitte però ci sta visto che la squadra è  nuova e ha bisogno di amalgama. Adesso si è ripresa alla grande, ma ne ero convinto. Conosco tutta la vecchia guarda e sono sicuro che vogliono portarla sempre più in alto”

La Nocerina è quarta in classifica in un girone molto ostico. Cosa ne pensi?
“Sto seguendo il girone ed è molto equilibrato. Si può perdere e si può vincere contro chiunque. Come ha perso la Nocerina diverse gare le può tranquillamente perdere anche il Gravina. Sei punti sono tranquillamente raggiungibili e la Nocerina può farcela. Bisogna stare tranquilli anche perché ad inizio anno la gente si aspettava magari di stravincere il campionato. Fortunatamente adesso si sta riprendendo domenica dopo domenica, peccato solo per questo pareggio contro  il Francavilla”

Da attaccante ad attaccante. Nohman non riesce a sbloccarsi. Come se ne può uscire?
“L’unica cosa che deve fare è non pensare al gol ma a fare bene e sacrificarsi per la squadra, così come è accaduto a me la passata stagione. Per fare un esempio ricordo la gara contro il Sant’Antonio Abate dove sbagliai un rigore. Ebbi il coraggio di reagire e riuscì a segnare il gol vittoria al 93’. Detto questo non è facile per un attaccante a Nocera essere fischiato. Mi spiace per il ragazzo perché è un attaccante importante e di categoria. Mi auguro che riesca a trovare una rete cosicché da  poter cambiare la sua stagione in positivo. Sono convinto che possa dare una grande mano”.

Che emozione è stata per te giocare di fronte a quel pubblico la passata stagione?
“E’ un emozione che difficilmente dimenticherò nella mia vita. Ho mia figlia piccolina che ancora si ricorda e che vuole ritornare a Nocera. Sono legato a questi colori e ai ragazzi che erano con me. Faccio parte di un’altra squadra ma la Nocerina la porto sempre con me”.

Un fattore importante per la vittoria del campionato è stato sicuramente il gruppo composto da ottimi calciatori e veri uomini
“Ho giocato tanti anni a calcio ma la sinergia che ho vissuto l’anno scorso in quello spogliatoio, con quell’allenatore e con quei tifosi è stato unico. Eravamo tutti uniti e non si pensava mai al proprio interesse ma a quello del gruppo. Anche se era un campionato d’eccellenza non è stato facile vincerlo. La forza è stato lo spogliatoio dove si correva l’uno per l’altro”.

Cosa ricordi di quel gol di testa che ha permesso la promozione in Serie D?
“Un boato che non ho mai sentito in vita mia e che delle volte lo vado a riguardare perché obiettivamente non mi è mai capitato di esultare davanti a tutti quei tifosi. Vedevo una muraglia umana: quella giornata è stata fantastica dalla partita fino ai festeggiamenti a Nocera. Sono cose che non si vivono in Eccellenza, sembrava di giocare almeno in Lega Pro”.

In queste prime gare di campionato c’è stata qualche critica da parte dei tifosi verso Maiuri. Cosa ne pensi?
“Io dico la verità, Maiuri per me è un allenatore incredibile. Non mi faccio condizionare da un opinione negativa che comunque rispetto. Per me Maiuri è prima di tutto un uomo che tratta tutti allo stesso modo e non si preoccupa del titolare ma quello che non gioca, non so quanti allenatori farebbero così. Per lui scende in campo chi da tutto in allenamento, chi rispetta la maglia e i proprio compagni. Chiaramente perdendo quelle prime due partite dove c’era tantissimo entusiasmo ha avuto diverse critiche, però è riuscito a liberarsene alla grande dando fiducia ai calciatori della vecchia guardia che hanno dato una mano per tirare fuori la Nocerina da quell’inizio brutto. Sono certo che farà molto bene”.

Secondo te manca qualcosa alla Nocerina per vincere il campionato?
“La Nocerina per me è una grandissima squadra e che può fare benissimo. Non è un’ammazza campionato così come non lo è il Gravina. I calciatori devono scendere in campo non con l’assillo di vincere la partita ma bisogna stare sereni e creare entusiasmo in questa squadra”.

Una promessa. Ti vogliamo una di queste partite al San Francesco in tribuna insieme ai tifosi
“Assolutamente si. Non vedo l’ora di anticipare una gara  per poterci essere. Ritornare in quello stadio mi crea emozione e non appena avrò l’occasione ritornerò al canile dove ho vissuto una stagione fantastica”.

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