Dopo il post gara della Nocerina contro l’Ardea abbiamo intervistato ai nostri microfoni mister Esposito. Qui di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

Mister secondo lei che cosa ha determinato questo pareggio e questo secondo tempo di continua sofferenza della Nocerina.

“E’ una bella domanda, me lo sto chiedendo dal quindicesimo del secondo tempo. È davvero difficile da spiegare è una metamorfosi la partita di oggi. Un primo tempo che oltre ai due gol avremmo probabilmente dovuto farne altri due con Citarella tu a tu con il portiere, la parata con il tiro da vicino di Mazzei senza concedere un tiro porta ai nostri avversari e il secondo tempo in cui i nostri avversari l’hanno fatta da padrone in casa nostra.”

Mister tornando un pochino a quello che è stato un due a due che ha generato un po’ di malcontento. Stavamo discutendo un cortocircuito nella lettura del match, probabilmente condizionato da un’infortunio di un calciatore che già nel primo tempo stava dettando legge nel proprio ruolo di competenza come Crasta. Come ha sviato l’infortunio di Crasta l’assetto tattico di Crasta nella squadra?

“Ci ha costretto a cambiarlo questo non è in dubbio, ma non può essere quella la causa di una metamorfosi così evidente. Nel secondo tempo non abbiamo vinto un solo duello, che sia in fase difensiva che in fase offensiva, uscivamo sempre in ritardo pur stando bassi, usciamo in ritardo anche sui nostri avversari ci andavano via i gol con troppa facilità. Quando c’era da ripartire con gli spazi enormi non lo abbiamo mai fatto ci siamo intestarditi in giocate individuali quando probabilmente avremmo potuto mettere una palla alle spalle degli avversari di un nostro compagno che stava attaccando la linea. Tutto questo non è giustificabile dal solo infortunio di Crasta.”

Mister diciamo che dalle sue parole si intende che non ha ottenuto le risposte che cercava dalla sua squadra nei secondi quarantacinque minuti di gioco nel momento di maggior sofferenza della Nocerina sul risultato di due a uno anche l’ingresso di un calciatore come Tuninetti ha portato quella scossa sperata. Un corto circuito che inevitabilmente costringe la Nocerina a resettare un pochino quelle che erano le certezze da due settimane a questa parte date le due vittorie consecutive in trasferta.

“Si un corto circuito generale, lo avevamo detto in settimana e anche ieri in fase di preparazione della partita che se volevamo dare un segnale forte alle due vittorie in trasferta bisognava confermare con la vittoria di oggi. Sembrava tutto in discesa ma dopo il gol dei nostri avversari non abbiamo più giocato e ci siamo abbassati e si è spenta proprio la luce ma in maniera generale qualcuno si e qualcuno no.”

Mister tra sette giorni c’è una sfida difficile sul campo del Flaminia ancora in terra laziale. Una settimana dura da preparare visto comunque un crescente mugugno, perchè dopo l’ennesimo due a due al San Francesco dopo l’ottimo pareggio maturato contro la Cynthialbalonga. Questo è un pareggio che però insomma fa riscontrare il bicchiere mezzo vuoto.

“Si il risultato è lo stesso, ma le sensazione che lascia sono totalmente diverse. Là ad un minuto e mezzo, due minuti di blackout ci hanno costretto a rincorsa volevamo riuscire ad agguantare il pareggio. Oggi una prestazione totalmente negativa nel secondo tempo ha cancellato quanto di buono fatto dai ragazzi nei primi quarantacinque minuti. Tornando ai mugugni se ci prendiamo gli applausi e l’entusiasmo del primo tempo dobbiamo essere pronti a prenderci le critiche della prestazione offerta nel secondo tempo. Rifacendomi a questo discorso non sono andato sotto al settore dei tifosi per non inasprire ancora di più gli animi, perché probabilmente c’è rabbia e delusione. C’è rabbia e delusione anche in me e magari rasserenando e far ribollire un po’ di rabbia un confronto si può avere anche ad animi più sereni.”