• Sab. Apr 27th, 2024

Sicuramente Roberto Chiancone è la storia della Nocerina: ha portato la squadra rossonera dalla serie D alla ,B ma è anche vero che Nocera e i nocerini sono rimasti nel suo cuore. Bellissimo è stato il rapporto di amicizia che si è instaurato tra Orsini e Chiancone. Il presidente Orsini stava sempre con la squadra e fece della Nocerina una vera famiglia, talmente era forte il rapporto con Chiancone che il presidente quando si dovevano rinnovare i contratti li faceva tutto lui e bastava solo una stretta di mano tra i due per concluderli. Sicuramente Roberto Chiancone alla morte di Orsini ha perso un amico, che è un sentimento prezioso perché come disse Muhamed Alì “L’amicizia è la cosa più difficile al mondo da spiegare. Non è qualcosa che si impara a scuola. Se non hai imparato il significato dell’amicizia, non hai davvero imparato niente”.





INIZIO CARRIERA 

Nato a Salerno l’8 Maggio del 1954, Roberto Chiancone era arrivato nel settore giovanile dei rossoneri a tredici anni, scovato dall’avvocato Cuccurullo grazie alla segnalazione di Rosamilia (altra ex bandiera rossonera nativo di Salerno) e Luigi Moio, che lo scoprì direttamente dalla Libertas Pastena. Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili con la maglia della Nocerina, Chiancone esordisce in D, non ancora sedicenne, a Ischia dove la Nocerina ha perso 1-0. Un episodio particolare e curioso della partita è stato quando Chiancone fece un tunnel ad un avversario esperto il quale gli rifilò uno schiaffone per questa mancanza di rispetto. Dopo questa partita la Nocerina viene multata ed a Chiancone viene impedito di scendere nuovamente in campo, ma nessuno gli impedì di allenarsi coi grandi e di maturare in fretta.

Nella stagione 69/70 la Nocerina aveva ancora il gemellaggio militare con il Milan che consentiva di prendere in prestito dai meneghini i calciatori che svolgevano il servizio militare nelle due Nocera. Sicuramente quella di Ischia non sarà l’ultima presenza di Chiancone con la maglia rossonera, in quanto diventerà una bandiera della Nocerina, con cui scenderà in campo in 263 occasioni, al primo posto nella classifica all time per presenze. In quel periodo basti pensare che il San Francesco ancora non esisteva ed i Molossi giocavano le proprie partite a Scafati. Poi la posa della prima pietra di quello che sarebbe stato il nuovo stadio, l’amichevole col Cagliari di Riva, e la doppia scalata dalla D alla B. Chiancone si cuce la maglia rossonera addosso ed il feeling con i tifosi molossi è meraviglioso.


LE PRIME STAGIONI IN ROSSONERO DI CHIANCONE 

La prima stagione da professionista per Chiancone è stata quella del 70/71 che è caratterizzata da due avvenimenti l’amichevole con il Cagliari campione di Italia e il problema degli stipendi permise sul finire di quel campionato a molti giovani di mettersi in mostra e il migliore risultò Roberto Chiancone.
Nella stagione 71/72 la Nocerina era allenata da un giovane allenatore Giovanni Di Marzio, il quale aveva idee innovative per quell’epoca. La Nocerina partì bene purtroppo le sconfitte con Cavese e Juve Stabia ne ridimensionarono le ambizioni. Il sogno promozione si fermò purtroppo contro la Pro Salerno, la quale era una squadra molto competitiva e non vi era una particolare rivalità mentre con la Salernitana era diverso c’era una forte rivalità calcistica.
L’anno dopo la Nocerina parte con i favori del pronostico, in una squadra importante per la categoria dove spiccavano Portelli (Soprannominato “Il Professore”) e Devastato (soprannominato dai tifosi “Bicicletta”). Portelli era il professore per la sua tecnica in campo e per la sua capacità di gestire la gara ed assumersi le responsabilità del gioco. Un uomo di grande carisma che con Maddè e Corni formava un terzetto in grado di superare qualsiasi avversità calcistica. Devastato lo chiamavano bicicletta perché era velocissimo, praticamente imprendibile quando la Nocerina era in difficoltà bastava lanciargli la palla lunga e lui in qualche modo riusciva a rendersi pericoloso. Le due gare che sancirono la promozione del campionato dopo venti anni di serie D, neanche a farlo apposto, furono i due derby fuori casa Pro Salerno e Paganese. I due derby furono seguiti da moltissimi tifosi della Nocerina ( in rete ci sono le foto di questa partita) a Salerno la squadra di casa giocò bene e il nostro portiere (Leopoldo Grimaldi) parò tutto e anche di più e sicuramente a lui gli andò il merito di quel pareggio. La Nocerina a Pagani vinse con una doppietta di Devastato che non lasciò scampo agli azzurro stellati, si giocava sul vecchio campo della Paganese.
La breve parentesi a Catania e il ritorno a Nocera
Nella stagione 73/74 la Nocerina era allenata da De Petrillo e Chiancone giocò cinque partite, poi a Novembre fu mandato a giocare a Catania. In Sicilia l’allenatore era Mazzetti e Chiancone fu considerato un giocatore utile alla categoria “Primavera”. Chiancone a Catania era il giovane più promettente della primavera e fu convocato in due partite contro l’Atalanta e contro il Palermo.
Nella stagione 74/75 Chiancone tornò a Nocera e la piazza dopo il brillante campionato dell’anno precedente si aspettava grandi cose ed invece arrivò una stentata salvezza all’ultima giornata con la vittoria contro il Messina per 4 a 1. Un particolare di questa stagione è che Chiancone pur di ritornare in campo firmò il contratto in bianco. La società veniva gestita dal presidente Maiorino che propose questo contratto “particolare” perché a suo dire non potevano rischiare su un giocatore che non sapevano come giocasse.
Dopo una annata abbastanza anonima, il campionato 75/76, si riparte per la stagione 76/77 ed a Nocera arriva un altro pezzo di storia rossonera, Stanislao Bozzi (ancora oggi se si chiede ai tifosi la migliore Nocerina di sempre molti come centravanti e come mezz’ala diranno Bozzi e Chiancone). In effetti erano una coppia incredibile Chiancone e Bozzi, all’epoca non vi erano molti schemi in attacco, il primo metteva il pallone e il secondo segnava. Nonostante non venivano ancora spiegati i tagli, gli smarcamenti e tante altre cose, Bozzi si sapeva smarcare e Chiancone sapeva passargli bene la palla

LA PROMOZIONE IN SERIE B


Nella stagione 77/78 Chiancone era un calciatore di esperienza e la Nocerina aveva un unico obiettivo cioè quello di centrare la promozione in C1. Per farlo bisognava entrare nei primi undici. In questa stagione fu chiamato ad allenare la Nocerina mister Giorgi, il quale era animato da un fortissimo spirito di rivalsa e portò a Nocera due calciatori (Garlini e Calcagni). Bruno Giorgi era uno che non voleva mai perdere, nemmeno nelle partitelle di allenamento. Quella Nocerina vinse il campionato perché era una squadra con carattere e con gente di qualità in mezzo al campo ed avemmo il vantaggio di non subire le pressioni di Catania, Benevento e Salernitana che dovevano per forza vincere e trovarono la Nocerina sulla loro strada.
Lo spareggio a Catanzaro contro il Catania prima della partita si temeva il ripetersi della partita interna di campionato dove la Nocerina pareggiò per 0 a 0 pur avendo attaccato per tutta la partita. Ma la Nocerina vinse la partita recuperando uno svantaggio con gol di Bozzi e Spada (Il quale non aveva mai segnato in campionato). La Nocerina vinse quell’incontro perché la preparazione di mister Giorgi aveva dato i suoi frutti e i molossi anche dopo il vantaggio riuscirono a creare occasioni da goal senza correre nessun rischio.
Subito dopo la vittoria del campionato Chiancone ebbe offerte da serie B dall’Atalanta e dal Monza ma non volle muoversi da Nocera. Purtroppo la Nocerina quell’anno subì una retrocessione nonostante ogni domenica c’erano 15.000 spettatori.
Le stagioni 79/80 e 80/81 furono due stagioni anonime per la stagione e segnarono la conclusione della storia come calciatore di Chiancone con la Nocerina. Poi Chiancone ritornerà a Nocera come allenatore, per ben tre volte, ma questa è un’altra pagina della storia della Nocerina.

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