Gli uomini di Esposito battono in trasferta il Gladiator, conquistano la prima vittoria del torneo ed allontanano qualche mugugno di troppo, registrato all’indomani del pari in rimonta al debutto casalingo contro il Cinthya. Gara brutta, diciamolo subito, ma Parigi val bene una messa, come diceva Enrico di Navarra, e allora valorizziamo i 3 punti conquistati in terra sammaritana e mettiamo nel mirino il prossimo, osti…co, avversario. Prima però di pensare ai laziali è il caso di riflettere su ciò che ci ha detto la gara di ieri. Tuninetti in cabina di regia, frangiflutti e, per ora geometra della mediana rossonera, ha convinto ma si può e si deve dare di più, nella speranza che crescano i suoi angeli custodi, Basanisi e Uliano, ai quali ieri è mancato il guizzo giusto nella metà campo offensiva. Partita brutta dicevamo, forse bisognerà abituarsi a questo trend, iniziando a pensare che il calcio champagne lo si vede, solo sporadicamente, su campi che non appartengono a questa categoria. La vittoria, tuttavia, è di vitale importanza perché consente alla Nocerina di scrollarsi di dosso la timidezza della debuttante e, forse, della più bella del reame (campagna di rafforzamento di alto profilo), conferendo a Garofalo e soci quella consapevolezza di dover osare qualcosa in più se a fine stagione si vuole festeggiare il ritorno in Lega Pro. Esposito, da parte sua, ha migliorato il rendimento della difesa, uscita indenne dopo gare in cui veniva spesso perforata. Non è facile amalgamare in poco tempo elementi variegati, la tifoseria deve capirlo ed attendere, pazientemente, che l’orologio inizi a scandire il tempo sempre con maggiore precisione. Per ora i 3 punti sono oro colato, fanno morale e gonfiano le vele del galeone rossonero che proveranno a conquistare il porto dell’Urbe in uno scontro che, finalmente, ci vede tra i protagonisti attesi del torneo.