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Pinto, ag.Cappa a NL: “Mario ha sempre onorato la maglia, non capiamo perché non debba allenarsi”

Nella trasmissione “La Nocerina Siamo Noi“, il procuratore di Mario Cappa, Davide Pinto ha chiarito la situazione che si è creata intorno al suo assistito.

Ecco le sue parole:

“Sono qui per parlare con voi di Mario Cappa. Negli ultimi giorni ci son stati tanti misteri attorno a questa situazione: anche voi -di NocerinaLive.it- avete cercato di approfondirla, chiedendo all’allenatore della Nocerina cosa fosse successo. Mario non rientrava tra i convocati nella partita di domenica: c’è stato un errore che fa parte del calcio nella partita giocata dalla Nocerina contro il Giugliano. E’ stato detto che il ragazzo ha commesso due errori anche contro il Nola. Mario è un ragazzo classe 2000, ha 20 anni e chi segue il calcio e la Serie D, sanno che gli under spesso sono soggetti ad errori, per questione d’esperienza, nonostante ciò, Cappa ha 40 partite in D e quest’estate era ambito da tante squadre di categoria. Ha sposato il progetto Nocerina, quando la squadra era composta da due elementi: il direttore Bolzan ha insistito per averlo a Nocera, insieme all’allenatore e il presidente, esponendosi in prima persona. Nelle gerarchie iniziali Mario era il titolare avendo iniziato lui il campionato da titolare, durante la partita contro il Savoia a Torre Annunziata ha subito un’infortunio alla mano e nonostante questo, dopo un turno di stop gli fu chiesto se fosse pronto per giocare e lui ha accettato andando in campo (avendo ancora i postumi dell’infortunio subito precedentemente e non avendo recuperato del tutto), visto che il vice non era pronto per giocare. Ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia in estate e si è sempre fatto trovare pronto in ogni situazione.”

Riguardo la condizione fisica di Cappa dopo l’infortunio:

“Mario ha avuto il Covid ed è dovuto restare fuori un mese e mezzo. E’ rientrato, dopo solo una settimana di allenamento, ed è stato rischierato in campo. La società e l’allenatore avevano grande stima di lui, nonostante avessero un secondo portiere – classe 2000 – che avrebbe potuto prendere il suo posto. Ogni volta che Mario è stato schierato, ha onorato la maglia e giocato molto bene, poi nel giro di poco tempo il ragazzo non è stato più scelto come titolare. Penso che queste scelte facciano parte del calcio, non critico quelle dell’allenatore; il ragazzo ha continuato ad allenarsi e successivamente gli fu comunicato che in lui si vedeva un appannamento, una mancanza d’attenzione, forse perché pensava di essere l’unico titolare. Gli fu notato di essere in sovrappeso, dunque lui ha continuato ad allenarsi seguendo una dieta e perdendo otto chili. Dopo ciò, il ragazzo ha chiesto spiegazioni visti i due mesi senza giocare, la risposta della società è stata che in quel momento Gianluca Volzone fosse avanti nelle gerarchie, dunque Cappa ha continuato ad allenarsi e ad essere a disposizione della squadra”.

Riguardo la comunicazione della società:

“Quando Mario ha capito che la situazione non sarebbe cambiata, ha chiesto alla società la cessione – tante società di D avrebbero puntato su di lui nel mercato invernale – e a soli due giorni dalla chiusura del mercato estivo fu contattato da una società del girone C di Serie C. La dirigenza della Nocerina rifiutò la proposta. Successivamente ci fu un ennesimo colloquio tra la società ed il ragazzo dove fu rasserenato e comunicato di farsi trovare pronto per le prossime gare. Fu schierato in campo contro il Nola e fu detto che sul primo gol abbia commesso un errore grave, anzi una <paperissima> come in molti hanno definito. Dopo ciò, si è confrontato col suo preparatore dei portieri e gli fu detto che l’errore non era stato commesso da lui, dunque non aveva colpe. Mi preme ricordare che gli errori fanno parte del calcio e che anche Volzone contro il Gladiator rinviando addosso all’attaccante avversario, ne aveva commesso uno, il quale fortunatamente si è risolto con il recupero del possesso palla da parte dei calciatori molossi. Dunque il quesito è, se il Gladiator avesse finalizzato su quell’errore, Cavallaro avrebbe messo anche Volzone fuori squadra facendo giocare un altro portiere?”

In fine riguardo la situazione attuale:

“Ritornando alla gara con il Giugliano, Mario commette un errore clamoroso, ma mi preme ricordare che in questi anni si sono viste certe <papere> anche da portieri blasonati. Il giorno dopo (giovedì ndr), quando Mario si è presentato al campo per la sessione di allenamento, mister Cavallaro gli ha comunicato la decisione presa insieme alla società: sarebbe dovuto restare a casa, senza cambiarsi e senza allenarsi. Subito dopo questa comunicazione, il ragazzo mi ha chiamato in lacrime. Penso c’entri anche altro al di fuori del calcio giocato: Mario è un ragazzo di valori e quello che gli ha fatto più male sono state le parole che gli sono state rivolte e il trattamento ricevuto. Lui resta un tesserato della Nocerina Calcio ed dunque, ha tutto il diritto di allenarsi con la squadra, dopodiché toccherà all’allenatore scegliere se schierarlo o meno. In un momento difficile per la squadra come questo, trovare il capro espiatorio in un ragazzo di vent’anni – per aver commesso un errore in condizioni psicologiche non ottimali – è davvero difficile da credere, ma il dubbio sorge. Mi preme ricordare che tre settimane fa il mio assistito chiese alla società di andare via e gli fu negata. Fui io poi a chiedere un confronto con la società fu dichiarato che sarebbero state due le condizioni: la prima, quella di non andare al campo; oppure, se fosse andato al campo, la società era costretta a far arrivare la DIGOS al campo in quanto, secondo loro indiscrezioni, qualcuno non avrebbe gradito la presenza di Mario Cappa agli allenamenti. La domanda è: perché Cappa non può allenarsi? Il ragazzo la voglia di tornare ad effettuare l’allenamento. Spero che la situazione possa sistemarsi nel migliore dei modi, visto che tutto questo è surreale. Ci tengo a sottolineare che è mancato l’aspetto in campo”.

La video intervista a Davide Pinto è presente al minuto 1:06:16