• Dom. Mag 19th, 2024

San Marzano, Zironelli si presenta: “Puntiamo a fare più punti possibili, con Nappi bei ricordi”

Oggi c’è stata la presentazione del nuovo tecnico del San Marzano calcio. Qui di seguito vi riportiamo le sue parole.

Lascio il microfono al direttore sportivo per motivare questa scelta societaria e per introdurre la nuova figura dell’allenatore.

“La motivazione per quanto mi riguarda è prettamente tecnica. Ringrazio il mister Domenico Giampà e il suo staff per il lavoro svolto, perché comunque assemblare una squadra neopromossa con tutti i calciatori nuovi e portare le sue idee di calcio non è sicuramente stato semplice in un contesto completamente diverso e comunque abituato a vittorie in categorie diverse, quindi è stato fatto sicuramente un buon lavoro. La motivazione va in virtù del fatto che probabilmente ultimamente la squadra secondo me stava prendendo una piega di appiattimento ed involuzione tecnica, ovviamente opinabile, perché nel calcio è tutto opinabile, ma visto che faccio il direttore sportivo e mi assumo le responsabilità. La responsabilità di questa scelta è solo ed esclusivamente mia e quindi spero che da adesso si apra una pagina diversa con mister Zironelli. La scelta su Mauro che è un ragazzo con cui abbiamo già lavorato insieme, quindi conosco le qualità morali e tecniche va in virtù del fatto di continuare su un sistema di gioco ben definito da mister Giampà e Mauro è un ragazzo che questo tipo di sistema l’ha quasi sempre adottato. Per me non contano i sistemi del calcio il 3-4-3, il 4-4-2 o viceversa, perché altrimenti tutti adotterebbero un sistema se fosse quello la soluzione dei problemi. A me interessano i principi sia morali che tecnici e sono convinto che il nuovo allenatore che è qui alla mia destra che è Mauro Zironelli spero che abbia ben in testa queste cose e che sappia sicuramente portare in campo.”

Benvenuto mister Zironelli il direttore Fusco ha già introdotto la sua figura dal punto di vista tattico. Lei arriva a San Marzano con un ottimo bagaglio di esperienza in categoria seppur in gironi differenti. Si fa tanto riferimento al fattore ambientale nella serie D. A sud però è sempre il campo che fa la differenza.

“Si intanto mi ha fatto molto piacere della chiamata del direttore e l’ho conosciuto in precedenza e mi ha fatto subito una bella impressione e da parte mia ho detto subito di sì per provare un girone diverso, perché ho sempre fatto il girone C e il girone D e mi butto volentieri su questo girone, sono fiducioso e carico, perché non vedo l’ora. Ho trovato una squadra di bravi ragazzi, disponibili. Hanno cercato di capire nel più breve momento possibile cosa io desideravo da loro.”

Il curriculum piazze di una certa levatura, Modena, San Benedetto del Tronto e poi il prestigio di allenare la Juventus seppur Under 23, ma il marchio è quello.

“Si è stato il primo anno, quindi e stata una bella cosa essere stato scelto da loro. Non era un campionato facile, non era una situazione facile perché avevamo tutti i ragazzi primavera che uscivano dalla primavera quindi è stato duro. Un’esperienza in più che arricchisce il bagaglio e nel periodo del San Benedettese ci siamo conosciuti con il direttore nelle difficoltà ci siamo compattati e abbiamo fatto anche là delle belle cose in serie C. E adesso ci è capitata questa occasione e speriamo che vada tutto bene.”

Dal punto di vista dello spogliatoio che squadra ha trovato, soprattutto dal punto di vista psicologico, perché quando c’è un cambio di allenatore magari bisogna insistere prima su quell’aspetto.

“Si è normale che non è mai una bella cosa. Faccio parte della categoria, quindi è normale che ogni giocatore non si confronta in maniera diversa con l’allenatore vecchio o nuovo, quindi devo capire bene tutti questi vari passaggi, però purtroppo succede. Eticamente ho trovato una squadra messa bene e non si parla mai degli allenatori, perché c’è sempre una questione anche di rispetto e quindi cercherò di fare del mio meglio, lavorando sulle mie cose.”

Più che considerare numeri di difesa a tre, centrocampo a quattro e così via. Che tipo di calcio proporrà al suo San Marzano?

“Cercheremo di essere aggressivi, cercare di gestire bene il pallone e di cercare di fare la partita. Cercare di dominare il campo non è una cosa semplice, ci vuole attitudine e mentalità, però facciamo gli allenatori per questo, quindi dobbiamo essere bravi a cercare di far capire nel minor tempo possibile cosa vogliamo dai ragazzi.”

 Ritrova dopo molti anni come avversario Marco Nappi con cui avete condiviso un’esperienza importante a Firenze con un certo Roberto Baggio come compagno di squadra.

“Si per me è stata un’esperienza bellissima, perché il primo anno di professionisti in serie A con tutti i campioni, finale Coppa Uefa. Quindi quando siamo venuti qua c’era un ricciolino che non era niente male in mezzo al campo, quindi è stata una bella esperienza con Marco che saluterò volentieri domenica.”

Ovviamente al fischio d’inizio si penserà ad una gara tosta, un battesimo di fuoco per lei contro una Nocerina che ha ritrovato serenità, condizioni e punti e sarà un impegno tosto per il San Marzano.

“Certo come giusto che sia si parte subito col botto, però dobbiamo affrontarle tutte e ci prepareremo bene e cercheremo di fare necessità virtù e darci morale più possibile, perché in questo momento il progetto è fare più punti possibili.”