Cambio di denominazione. Addio alla Lega Pro e riecco la Serie C. A confermarlo è stato lo stesso presidente della terza lega professionistica Gabriele Gravina che però ha lanciato una provocazione: “Con questi parametri il prossimo campionato non si fa”.
“E’ vero si chiamerà nuovamente campionato di Serie C. Il nostro è un mondo farisaico, un mondo che non cerca la soluzione ai problemi ma ricerca sempre degli escamotage e imbianca i sepolcri. Ci chiamiamo Lega Pro ma poi durante i commenti tutti parlano di Serie C, quindi qual è il problema se la chiamiamo nuovamente Serie C? Siamo coerenti e diretti con i nostri tifosi”.

C’è però una possibilità di non disputare il prossimo campionato (sembra più che altro una provocazione) per i troppi tagli da parte del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio: “Non voglio essere il becchino del calcio italiano, questo lo lo faccia Tavecchio e si assuma lui le responsabilità (riduzione budget alla Lega Pro n.d.r). Il calcio sta vivendo un forte cambiamento, ha bisogno di cambiare perché il modello che stiamo vivendo è un modello superato. Oggi come oggi la Lega Pro sta lì ma nessuno le vuole dare il peso che ha all’interno del sistema”.
Di seguito il comunicato della Lega Pro: “L’Assemblea ha deliberato all’unanimità di sospendere qualsiasi tipo di attività agonistica della stagione 2017-2018, se non dovessero essere definite linee guida e progetti di prospettiva del sistema calcio, che rispetti il grande impegno e sacrificio profusi da tutte le società della Lega Pro per assicurarle migliori condizioni di sostenibilità”.